«Per l’ennesima volta il Comune di San Paolo di Jesi minaccia di sospendere i servizi rivolti alle persone con disabilità. Con una lettera inviata infatti all’ASP Ambito 9 (Azienda Servizi alla Persona), che gestisce il servizio per conto anche del Comune di San Paolo, il sindaco Sandro Barcaglioni ha comunicato che dal 1° luglio non finanzierà più l’erogazione di tali servizi che dunque verranno sospesi».
Lo denunciano in una nota dalle Marche il Gruppo Solidarietà e l’Associazione Il Mosaico, che precisando che «la sospensione dei servizi riguarderebbe due utenti che frequentano un Centro Diurno e uno che fruisce del Servizio di Educativa Domiciliare Extrascolastica». Inoltre, «per un altro utente, nonostante la richiesta da parte dei competenti servizi distrettuali dell’ASUr (Azienda Sanitaria Unica Regionale), mai è stato attivato il Servizio di Educativa Domiciliare».
«Si tratta evidentemente – secondo le organizzazioni marchigiane – di una decisione gravissima e come tale inaccettabile, tanto più grave in quanto riguarda la sospensione della fruizione del Srvizio Centro Diurno, che rientra nei servizio essenziali che devono essere assicurati».
«Per questo motivo – conclude la nota – ci siamo rivolti al Prefetto di Ancona, oltre che alle Istituzioni regionali e locali, chiedendo di intervenire presso il Comune di San Paolo, affinché ritiri la Determinazione, disponendo nel Bilancio 2019 le somme occorrenti a garantire i servizi di cui le persone con disabilità hanno bisogno e diritto». (S.B.)
A questo link è disponibile il testo integrale della lettera inviata dal Gruppo Solidarietà e dall’Associazione Il Mosaico, al Prefetto di Ancona e alle Istituzioni regionali e locali. Per ulteriori informazioni: grusol@grusol.it.