Fotografia della realtà italiana nel proprio settore, il Barometro della Sclerosi Multipla realizzato dall’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), la cui terza edizione è stata presentata nella primavera dello scorso anno (se ne legga anche sulle nostre pagine), ha segnalato come – nelle annualità 2017 e 2018 – il 48% delle persone con sclerosi multipla risulti occupato, ricordando però che il 30% di esse ha dovuto ridurre le ore di lavoro e il 27% cambiare lavoro. Inoltre, rispetto al totale della popolazione con sclerosi multipla, una persona su due ha evidenziato che i sintomi le hanno impedito di fare il lavoro che avrebbe voluto svolgere o per cui era qualificato e una su tre ha dichiarato di avere lasciato il lavoro a causa della malattia. Elevato infine anche il numero di domande di prestazioni previdenziali per pensioni di inabilità presentate da persone con sclerosi multipla (1.500 all’anno).
Di fronte a dati del genere, risulta decisamente meritoria l’iniziativa attuata assieme all’AISM dalla Regione Liguria, prima in Italia a farlo, ovvero la recente sottoscrizione di un protocollo d’intesa, volto a sviluppare una collaborazione in materia di collocamento mirato delle persone con sclerosi multipla sul proprio territorio, con riferimento alle fasi di orientamento, avviamento e mantenimento del posto di lavoro, contrastando l’abbandono precoce, contenendo i fenomeni di esclusione dal mercato del lavoro e sostenendo interventi di abilitazione ai fini lavorativi, oltreché realizzando attività sperimentali.
In sostanza, con la firma di tale atto, le parti si sono impegnate a realizzare una serie di azioni per sostenere le persone con sclerosi multipla iscritte al collocamento mirato nei processi di accesso e mantenimento al lavoro, prevedendo inoltre la possibilità di avvalersi di contributi di altri soggetti, quali ad esempio l’INAIL, la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), Prioritalia, le organizzazioni sindacali e datoriali e le ASL.
A seguito infine della firma tra Regione Liguria e AISM, nelle prossime settimane l’AISM stessa sottoscriverà una convenzione attuativa con ALFA Liguria (Agenzia Regionale per il Lavoro, la Formazione e l’Accreditamento).
«Con la firma di questo accordo – commenta Patrizia Aytano, presidente del Coordinamento Regionale AISM Liguria – definiamo un percorso comune tra l’Istituzione Regionale e la nostra Associazione, per potenziare il sistema dell’inserimento mirato per tutte le persone con sclerosi multipla liguri. Non è più un’esperienza pilota limitata a singoli territori, ma diventa un disegno regionale che vuole farsi prassi e concretezza, capace di sostenere i diritti delle persone con sclerosi multipla che chiedono di essere parte attiva della società, di poter mantenere la propria occupazione e il diritto di accesso e mantenimento al lavoro, nonostante l’evoluzione discontinua della malattia e la complessità dei sintomi».
«La sclerosi multipla – aggiunge – non è solo una malattia, ma una condizione di vita che può essere gestita, che può creare valore con un corretto approccio culturale e organizzativo e una valorizzazione delle potenzialità delle reti di riferimento. Ecco perché questo accordo ha un significato particolare, grazie ai suoi contenuti assolutamente innovativi, partendo da una visione fondata su una co-programmazione e co-progettazione delle attività tra Enti Pubblici, Privato e Sociale, in linea con la recente Riforma del Terzo Settore e con l’avviato processo di revisione della Legge 68/99 sul diritto al lavoro delle persone con disabilità. A nostro giudizio è un modello da allargare ad altre condizioni di disabilità e da portare all’attenzione delle altre Regioni e Istituzioni Nazionali».
«È con orgoglio – dichiara dal canto suo Giovanni Berrino, assessore della Regione Liguria alle Politiche del Lavoro – che ho portato a compimento questa iniziativa, che consentirà di valorizzare le abilità e il potenziale delle persone con sclerosi multipla. Sono altresì orgoglioso che il servizio del Collocamento Mirato dei Centri per l’Impiego della Regione sia considerato un’eccellenza nazionale, come dimostra la firma di questo protocollo con l’AISM. La Regione Liguria è la prima a firmare un protocollo che diventerà un modello anche per le altre Regioni e che consentirà una collaborazione costante con gli operatori territoriali dell’AISM al fine di favorire uno scambio di informazioni e di misure efficaci per permettere al collocamento mirato di agire con maggiore efficacia nel supporto dei lavoratori affetti da questa grave malattia».
«Da sempre – conclude – ritengo che il valore di una civiltà si misuri sulla sua capacità di proteggere e promuovere le condizioni di vita di coloro che hanno maggiori difficoltà».
«Con la firma di questo protocollo – sottolinea infine Sonia Viale, vicepresidente e assessore alla Sanità, alle Politiche Sociali e alla Sicurezza della Regione Liguria – estendiamo a tutto territorio regionale il modello di collaborazione già avviato sul territorio genovese grazie alla partnership promossa nel 2009 tra l’allora Provincia di Genova e l’AISM, per l’accesso e il mantenimento del posto di lavoro per le persone con sclerosi multipla. Con la messa a sistema di tutti gli strumenti delle politiche del lavoro, sociali e sociosanitarie, l’obiettivo è la presa in carico tempestiva di coloro che hanno questa patologia, per favorirne l’inserimento occupazionale, con positive ricadute anche a livello sociosanitario. Particolare attenzione dovrà essere posta a garantire la conciliazione dei tempi di vita, cura e lavoro attraverso un’adeguata flessibilità e una corretta informazione sui luoghi di lavoro, anche per evitare fenomeni di doppia discriminazione delle donne che, con maggiore incidenza rispetto agli uomini, soffrono di sclerosi multipla». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Stampa AISM (Barbara Erba), barbaraerba@gmail.com.
Articolo raccolto e pubblicato in relazione al progetto “JobLab – laboratori, percorsi e comunità di pratica per l’occupabilità e l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità” (Progetto finanziato ai sensi dell’articolo 72 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117. Annualità 2017.)