«La disabilità è una condizione di vita, temporanea o meno. Prima usciamo dallo stereotipo della disabilità come malattia, prima riusciremo ad applicare quanto la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità chiede da dieci anni. Bisogna uscire dal solo concetto di protezione verso le persone con disabilità, per puntare sulla promozione di quanto offrono le abilità residue di ognuno»: lo ha dichiarato Vincenzo Zoccano, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con Delega alla Famiglia e alle Disabilità, durante il suo intervento al primo incontro Arabo/Europeo di alto livello, dedicato ai diritti delle persone con disabilità, organizzato a Malta dal Governo di tale Stato, in collaborazione con l’ESCWA, la Commissione Economica e Sociale delle Nazioni Unite per l’Asia Occidentale e con il contributo della Delegazione Occupazione, Affari Sociali e Inclusione della Commissione Europea. Dal canto suo, la Lega degli Stati Arabi ha partecipato in qualità di attore regionale chiave, così come l’ECLASLO, Ufficio di Collegamento tra la Commissione Europea e la stessa Lega degli Stati Arabi.
Per l’occasione erano presenti vari Ministri degli Stati dell’Unione Europea e degli Stati Arabi o i loro rappresentanti.
L’importante incontro è stato organizzato per fare il punto sul lavoro di entrambe le entità e per consentire un’ulteriore condivisione delle conoscenze, costruendo uno strumento duraturo per la futura cooperazione tra l’Unione Europea e il Mondo Arabo nel campo dei diritti delle persone con disabilità.
A tal proposito, a coronamento del meeting è stata formalizzata la nascita di un Forum di Cooperazione Arabo-Unione Europea sui diritti delle persone con disabilità, denominato Forum di La Valletta, in seguito all’adozione di una dichiarazione politica da parte dei rappresentanti degli Stati firmatari.
Durante i lavori sono state in particolare individuate alcune aree chiave per un’ulteriore cooperazione, centrate sull’accessibilità, l’occupazione, l’istruzione inclusiva e la vita indipendente e comunitaria, all’insegna di un necessario insieme al coordinamento intersettoriale.
«Gli sforzi congiunti – si è detto infatti – possono essere indirizzati verso azioni specifiche, come progetti ed eventi comuni, ricerca, statistiche e raccolta di dati e relazioni. Inoltre, la cooperazione deve includere gli sforzi per migliorare le strutture nazionali e regionali specifiche per la disabilità, imposte dalla Convenzione ONU, attraverso la condivisione delle migliori pratiche».
Nel soffermarsi, come detto, sulla necessità di superrare la concezione che da sempre ha relegato la disabilità nel solo àmbito medico-sociale, il sottosegretario Zoccano ha voluto sottolienare che con la Delega a lui assegnata, «si vuole portare la disabilità stessa in ogni campo di vita, perché essa comprende tutti i campi di intervento per una migliore qualità di vita dei cittadini». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa.zoccano@governo.it (Roberta Vlahov).
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