I telefoni di ultima generazione sono già dotati di strumenti per l’accessibilità in favore delle persone con disabilità visiva: ecco dunque, qui di seguito, un elenco di applicazioni (app) che non possono mancare sul dispositivo di queste persone.
Seeing AI è una app che aiuta i non vedenti tramite l’intelligenza artificiale, un sistema multifunzione che permette di fare diverse cose (purtroppo – pur essendo intuitiva – è in inglese). Essa è composta da vari “canali” – così come vengono chiamati – che si possono scegliere con un flic dall’alto verso il basso.
Short text permette di riconoscere un testo al volo, avvicinando l’iPhone al foglio contenente lo stesso. Ci sono poi Documents, che consente di riconoscere un testo mediante lo scatto di una foto, Person, che tenta di riconoscere una persona segnalandone più o meno l’età, Colors, dallo scopo sin troppo chiaro, Scene, che individua oggetti e ambientazioni e anche il riconoscitore di banconote e il rilevatore di luce.
INPS mobile permette all’utente che ne usufruisce di utilizzare attraverso il proprio smartphone o tablet i diversi servizi disponibili sul sito dell’Istituto.
Google Drive, gratuitamente, consente di avere i propri file sempre a portata di mano da smartphone, tablet o computer.
Il ben noto Google Maps, invece, è un servizio cui si accede dal relativo sito web, che permette la ricerca e la visualizzazione di carte geografiche di buona parte del mondo. Oltre a questo, è possibile ricercare servizi in particolari luoghi, tra cui ristoranti, monumenti e negozi.
myTIVÙ è una nuova app che permette di guardare tutti i canali TV del digitale terrestre sul proprio dispositivo.
Be My Eyes è una app gratuita che collega persone non vedenti e ipovedenti con volontari vedenti o rappresentanti aziendali per l’ assistenza.
Orari Treni è indispensabile per chi utilizza spesso le ferrovie. Basta inserire città di partenza e di arrivo per ricevere le informazioni utili. Molto recente è poi SalaBlu+, riguardante i servizi ferroviari dedicati alle persone con disabilità [se ne legga anche sulle nostre pagine, N.d.R.].
Moovit è una unica app per muoversi in città, ricordando sempre che per le persone con disabilità visiva muoversi è una parte fondamentale della quotidianità.
BancoPosta permette di controllare il saldo e la lista movimenti del proprio Conto BancoPosta e di Postepay.
KNFB Reader consente di accedere facilmente in qualsiasi momento a documenti cartacei e file, ovunque ci si trovi.
Facebook: non si potrebbe proprio più fare a meno di questa applicazione che permette di utilizzare la piattaforma di social network più usata nel mondo.
Ben noto è anche WhatsApp, servizio di messaggistica istantanea multipiattaforma che consente a tutti gli utenti che utilizzano il servizio di inviare e ricevere messaggi di testo, messaggi vocali, fotografie e video, di pubblicare storie, condividere la propria posizione e di contattare o essere contattati in maniera facile e veloce. Audio to Text for WhatsApp, invece, è uno strumento che offre agli utenti la possibilità di convertire i messaggi vocali in testo. Basta effettuare una pressione prolungata sul messaggio audio, toccare l’icona per la condivisione presente in WhatsApp e successivamente selezionare l’applicazione per ottenere il testo corrispondente.
Vi è poi eValues, che permette di leggere i quotidiani presenti nell’omonimo servizio. A tal proposito ci si deve registrare e inviare il certificato d’invalidità al Centro Ricerche Scientifiche dell’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti).
Libro Parlato online e Libro Parlato Lions 2 sono segnatamente due app che servono a leggere libri.
E da ultimo, ma non ultimo, MovieReading, per una cinema che diventa libero e accessibile a tutti con sottotitoli e audiodescrizioni su smartphone e tablet.
Chi scrive è a disposizione dei Lettori per ogni segnalazione riguardante applicazioni che diano problemi di accessibilità (fornarog@uiciechi.it).
Referente nazionale per gli Ausili e le Tecnologie dell’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) e consigliere dell’UICI di Napoli.
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