Proviamo a far crescere la cultura dell’accessibilità come bene di tutti

Definire un modello di intervento esportabile nel resto di Milano e anche in altre città, con il coinvolgimento attivo della cittadinanza, per far crescere una cultura condivisa dell’accessibilità come bene di tutti: è l’obiettivo più ambizioso di Via Libera?!?, progetto che prevede la mappatura dell’accessibilità dei percorsi pedonali, delle fermate dei mezzi pubblici e dei parcheggi del Municipio 9 di Milano, a cura di Spazio Vita Niguarda, LEDHA Milano, Politecnico di Milano e AUS Niguarda, con il finanziamento delle Fondazione di Comunità Milano e il sostegno dello stesso Municipio 9
Mappa dei nove Municipi di Milano
La mappa dei nove Municipi di Milano. In alto il Municipio 9, interessato dal progetto “Via Libera?!?”

Un progetto della durata di diciotto mesi, che prevede la verifica e la mappatura dell’accessibilità dei percorsi pedonali, delle fermate dei mezzi pubblici e dei parcheggi del Municipio 9 di Milano: consiste in questo Via Libera?!?, iniziativa finanziata tramite il Bando 57* dalla Fondazione di Comunità Milano, piattaforma che promuove e supporta progetti di utilità sociale per rispondere alle priorità espresse dalla collettività in àmbito sociale, culturale e ambientale. A promuovere il progetto sono la Cooperativa Sociale (e Centro Polifunzionale) Spazio Vita Niguarda di Milano, la LEDHA del capoluogo lombardo (organo cittadino della Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità, che costituisce la componente lombarda della FISH-Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), il Politecnico di Milano e l’AUS Niguarda (Associazione Unità Spinale), con il sostegno determinante del Municipio 9 di Milano.

Via Libera?!? parte da tre aree chiave del territorio di riferimento (1. Greco Pirelli-Bicocca; 2. Garibaldi-Maciachini-Ca’ Granda; 3. Comasina), allo scopo di definire i percorsi più agevoli e i punti critici da modificare per permettere a tutti i cittadini, persone con disabilità motoria, persone anziane, mamme con passeggini, di accedere ai servizi con facilità.
Dal canto suo, la cittadinanza – e in particolare gli studenti delle scuole superiori, i volontari delle Associazioni locali e gli studenti del Politecnico – affiancata da volontari dell’AUS Niguarda, svolge un ruolo attivo nel processo di mappatura, con l’intento di proseguire nei lavori anche dopo la fine del progetto, arrivando progressivamente a coprire l’intero territorio del Municipio 9, per poi estendersi alle altre zone della città.
«L’obiettivo più ambizioso di Via Libera?!? – sottolineano infatti i promotori – è quello di definire un modello di intervento esportabile anche negli altri Municipi di Milano e in altre città, tramite tecnologie open source [“di libero accesso”, N.d.R.] e il coinvolgimento attivo della cittadinanza, per far crescere una cultura condivisa dell’accessibilità come bene di tutti».

«Dobbiamo promuovere una cultura di pari opportunità, essere acceleratori di cambiamento – afferma a tal proposito Giovanna Oliva, presidente di Spazio Vita Niguarda, capofila del progetto – convinti che rimuovere le barriere architettoniche significa, per una persona con disabilità, maggiore integrazione, partecipazione sociale, vita autonoma e quindi, nel complesso, favorire una migliore qualità della vita».
«Via Libera?!? – aggiunge Giuseppe Lardieri, presidente del Municipio 9 di Milano – è un progetto per il quale il nostro Municipio si è speso attivamente, dando inizio a un’idea che garantisce una migliore qualità di vita per chi quotidianamente deve affrontare le complessità della disabilità motoria. Ci siamo ispirati al principio che una città sia tanto più vivibile, quanto più accessibili siano le sue strutture». (S.B.)

*Tramite il Bando 57, la Fondazione di Comunità Milano ha selezionato quarantotto progetti, comprendenti una pluralità di interventi in grado di generare cambiamenti positivi e di incidere sul tessuto sociale del territorio.

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Comunicazione Esterna e Progettazione Spazio Vita  Niguarda (Silvia Ferrario), silvia.ferrario@spaziovitaniguarda.com.

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