“L’insuperabile è imperfetto”: a Montecatone c’è l’arte che fa bene

«Sono onorata di poter essere il soggetto di una fotografia di questa mostra che si inserisce in un contesto in cui la disabilità è all’ordine del giorno. Spero che le nostre immagini siano fonte di ispirazione per chi è ancora al processo iniziale di riabilitazione»: lo ha dichiarato la grande atleta paralimpica Martina Caironi, durante l’inaugurazione all’Istituto Riabilitivo Montecatone di Imola della mostra fotografica di Marco Mantovani “L’insuperabile è imperfetto”, ideata e realizzata dalla FISPES, per promuovere la disciplina dell’atletica paralimpica
Martina Caironi in una delle foto di Marco Mantovani che compongono la mostra "L'insuperabile è imperfetto"
Martina Caironi nel salto in lungo, in una delle foto di Marco Mantovani che compongono la mostra “L’insuperabile è imperfetto”

È stata inaugurata nei giorni scorsi all’Istituto Riabilitativo Montecatone di Imola (Bologna), il noto centro specializzato per la riabilitazione delle persone con lesione midollare e/o con grave cerebrolesione acquisita, la mostra fotografica intitolata L’insuperabile è imperfetto di Marco Mantovani, fotografo ufficiale della Nazionale Italiana di Atletica Paralimpica, iniziativa ideata e realizzata dalla FISPES (Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali), per promuovere la disciplina dell’atletica paralimpica.
Esposta nell’ottobre scorso al Museo Archeologico di Reggio Calabria, la mostra sta continuando il proprio giro nella penisola e ora è approdata appunto nella struttura imolese, grazie a una collaborazione tra l’Istituto e la Fondazione Montecatone, il CIP dell’Emilia Romagna (Comitato Italiano Paralimpico) e la citata FISPES.
Le ventisei fotografie in bianco e nero che compongono L’insuperabile è imperfetto e che resteranno a Montecatone per tutto il mese di novembre, raccontano l’atletica paralimpica attraverso i gesti e i volti catturati ai Campionati Europei Paralimpici di Grosseto 2016 e di Berlino 2018, alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro 2016, oltreché a varie altre tappe internazionali del circuito mondiale di Grand Prix e Winter Challenge in Italia (Grosseto, Rieti, Ancona).

Dopo avere ringraziato gli ospiti e ribadito come questo spazio dell’Ospedale di Montecatone si presti ad esporre opere artistiche di qualsiasi forma e genere e come l’arte faccia sempre bene in questi contesti, Mario Tubertini, direttore dell’Istituto, ha ricordato che «da anni collaboriamo con il CIP per fare sperimentare ai nostri pazienti, attraverso la riabilitazione e il gesto sportivo, le diverse discipline paralimpiche, anche allo scopo di diffondere una cultura sportiva di integrazione e inclusione. Proprio ciò che questa mostra fotografica trasmette».
Dal canto suo, Antonella Munaro, vicepresidente della FISPES, ha a ringraziato a propria volta Montecatone per l’esposizione, dichiarando quanto sia «importante per noi essere presenti in una struttura come questa, a far conoscere l’atletica alle persone che in questo momento vi sono ricoverate, ma che potranno diventare gli atleti paralimpici del domani».

Oltre al realizzatore delle immagini Mantovani, era presente alla cerimonia inaugurale anche l’atleta pluripremiata Martina Caironi, detentrice del record del mondo nei 100 metri (14”61), ciò che l’ha resa la donna amputata ad una gamba più veloce del mondo.
Caironi vanta al proprio attivo ben diciannove medaglie internazionali, tra cui l’oro alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro 2016 e di Londra 2012, e le tre vittorie in altrettanti Campionati Mondiali. È inoltre protagonista anche nel salto in lungo, con un primato di 5 metri, specialità dove è stata seconda alle Paralimpiadi del 2016, aggiudicandosi il titolo iridato a Lione 2013, Doha 2015 e Londra 2017.
«Sono onorata – ha dichiarato – di poter essere il soggetto di una fotografia di questa mostra che si inserisce in un contesto in cui la disabilità è all’ordine del giorno. Spero che le nostre immagini siano fonte di ispirazione per chi è ancora al processo iniziale di riabilitazione e che possano suscitare interesse a chi non conosce il mondo paralimpico».
«Vedere le mie foto esposte in un centro come Montecatone – sono state invece le parole di Mantovani – è molto significativo ed è bello pensare che questa mostra sia arrivata in un centro di riabilitazione dove potrebbero nascere futuri atleti paralimpici. Forse guardando queste immagini, chi è qui potrebbe trovare uno stimolo e la voglia di provare a fare sport, trasformando qualcosa di negativo in speranza e spiraglio per il futuro».

Da ricordare, in conclusione, che all’inaugurazione hanno partecipato anche Virna Valmori, Direttore Sanitario dell’Istituto di Montecatone e Melissa Milani, presidente del CIP Emilia Romagna. (V.C. e S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Stampa Montecatone (Vito Colamarino), vito.colamarino@montecatone.com.

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