«Oltre a registrare il fatto che tutte le richieste avanzate dalle nostre Federazioni sono state accolte, abbiamo riscontrato anche una costruttiva disponibilità alla collaborazione che ci permetterà di metterci al lavoro già da domani assieme alla Presidenza del Consiglio, per dare corpo e sostanza alle istanze presentate. Confidiamo pertanto che le azioni che ne seguiranno possano avere un impatto positivo sul miglioramento della qualità di vita delle persone con disabilità nel nostro Paese».
È questo il soddisfatto commento di Vincenzo Falabella, presidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), a margine dell’incontro voluto dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte nella mattinata di oggi, 3 Dicembre, in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, con FISH e FAND, le due Federazioni maggiormente rappresentative delle organizzazioni di persone con disabilità e delle loro famiglie.
Durante tale confronto è stato ribadito innanzitutto che la concreta attuazione della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità necessita di una forte volontà politica e di un assetto strategico e istituzionale chiaro, con un intervento di coordinamento e innovazione della normativa vigente.
Per l’occasione, FISH e FAND hanno anche elaborato una lettera appello, rivolta sempre al Presidente del Consiglio (se ne legga a questo link il testo integrale), chiedendo che il 3 Dicembre «sancisca l’assunzione di precisi impegni attorno alle future politiche per la disabilità e agli aspetti organizzativi e funzionali necessari alla loro realizzazione».
«Come ripetutamente affermato nei mesi scorsi – si legge in una nota congiunta diffusa dalle due Federazioni -, riteniamo che la delega sulla disabilità debba essere mantenuta direttamente in capo alla Presidenza del Consiglio, ma contestualmente sollecitiamo l’istituzione di una Direzione Generale dotata di deleghe specifiche, che operi secondo la logica del mainstreaming [inserimento del tema della disabilità in ogni intervento generale, N.d.R.]. Ciò significa non solo garantire il coinvolgimento dei diretti interessati nelle decisioni che li riguardano, ma anche considerare la disabilità in ogni politica che riguardi tutti i Cittadini».
«In tale quadro – prosegue la nota – chiediamo che le organizzazioni di persone con disabilità e dei loro familiari da un lato partecipino agli organismi che possono proporre azioni al Governo, dall’altro siano ascoltate in modo consultivo dalle autorità di Governo prima che esse procedano ad attuare misure di intervento che potrebbero generare una violazione dei loro diritti. Questo sia in aderenza alle indicazioni della già citata Convenzione ONU, sia per aderire alle Raccomandazioni espresse in tal senso già nel 2016 dal Comitato sui Diritti delle Persone con Disabilità delle Nazioni Unite».
«Pertanto – concludono FISH e FAND – va rafforzato il ruolo dell’Osservatorio Nazionale sulla Condizione di Vita delle Persone con Disabilità e del suo Comitato Tecnico Scientifico. Contemporaneamente va istituito un ulteriore organo consultivo permanente che esprima posizioni e contributi in modo trasversale rispetto a qualsiasi àmbito di vita, al fine di contrastare possibili discriminazioni e favorire l’inclusione di milioni di Cittadini con disabilità del nostro Paese». (S.B.)
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