La violenza sulle donne con disabilità: dati che parlano chiaro

Dalla metà del 2014 al mese di gennaio di quest’anno, sono state 143 le donne con disabilità vittime di violenza, seguite dall’Associazione Differenza Donna, impegnata nel contrasto alla violenza contro le donne e già a fianco della Federazione FISH per l’indagine “VERA”, dedicata anch’essa alla violenza nei confronti delle donne con disabilità. Quasi tutte italiane, con un’età media di 37 anni, il 71% di loro ha subìto violenza psicologica, il 65% violenza economica, il 63% violenza sessuale e nella maggior parte dei casi si parla di persone con disabilità cognitiva/intellettiva
Opera di Duy Huynh
Un’opera dell’artista vietnamita Duy Huynh raffigurante una donna eterea, vestita di fiori, che levita leggera in un ambiente surreale o onirico

Era il mese di novembre del 2018, quando Differenza Donna – Associazione impegnata nel contrasto alla violenza contro le donne, che qualche tempo fa ha anche collaborato con la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), nell’àmbito dell’indagine VERA [acronimo per “Violence Emergence, Recognition and Awareness”, ovvero letteralmente “Emergenza, riconoscimento e consapevolezza della violenza”; se ne legga ampiamente sulle nostre pagine, N.d.R.] – inaugurò il proprio Osservatorio sulla violenza contro le donne con disabilità.
In quell’occasione furono divulgati i primi dati sulle donne con disabilità vittime di violenza raccolti nei Centri Antiviolenza gestiti dall’Associazione e a distanza di oltre un anno, Rosalba Taddeini, psicologa responsabile dell’Osservatorio stesso e della Sezione di Differenza Donna dedicata alle donne con disabilità, ha fornito i dati aggiornati, cui ben volentieri diamo spazio qui di seguito.

Le donne con disabilità vittime di violenza seguite da Differenza Donna sono state dunque 143 dalla metà del 2014 al mese di gennaio di quest’anno, con un’età media di 37 anni, in un range che va dai 18 ai 67 anni.
Il 98% di quelle accolte e/o ospitate presso Centri Antiviolenza e Case Rifugio erano italiane. Il 71% ha subìto violenza psicologica, il 65% violenza economica, il 63% violenza sessuale da familiari, conoscenti e sconosciuti.

E ancora, il 29% ha subito maltrattamenti in famiglia, dal marito, compagno, fidanzato, genitori ecc., mentre il 10% è stata vittima di violenza tramite web/social.
In quasi tutte è emerso un vissuto di discriminazione e violenza da parte di conoscenti e sconosciuti.
Alcune donne, inoltre, hanno subito molteplici forme di violenza, tra cui 5 un matrimonio forzato, mentre 7 sono state indotte alla prostituzione coatta.

Tra le donne seguite, il 72% presentava una disabilità cognitiva/intellettiva, il 18% una disabilità fisica, il 12% una disabilità fisica e cognitiva, il 7% una disabilità psichiatrica accertata, il 3% una disabilità sensoriale.

Il 91% delle donne, infine, ha frequentato i Focus Group loro dedicati, usufruendo di uno Sportello Itinerante sulle Multiple Discriminazioni. (Simona Lancioni)

Il presente testo è già apparso nel sito di Informare un’h-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli, Peccioli (Pisa) e viene qui ripreso, per gentile concessione, con alcuni riadattamenti al diverso contenitore.
Per approfondire il tema della violenza nei confronti delle donne con disabilità, si può si può accedere alla Sezione La violenza nei confronti delle donne con disabilità, nel sito del Centro Informare un’h.
Sul tema più generale Donne e disabilità, si può invece fare riferimento anche al lungo elenco di testi da noi pubblicati, presente a questo link, nella colonnina a destra dell’articolo intitolato Voci di donne ancora sovrastate, se non zittite, oltreché alla Sezione Donne con disabilità, anch’essa nel sito del Centro Informare un’h.

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