Decreto “Cura Italia” e lavoro: l’INPS chiarisce ben poco, anzi smentisce

Incertezze e soprattutto l’assenza di istruzioni operative vengono rilevate dal Servizio HandyLex.org a proposito del Messaggio diffuso in questi giorni dall’INPS, relativo ai permessi lavorativi fissati dalla Legge 104/92, di cui si occupa il cosiddetto Decreto “Cura Italia”, prodotto dal Governo. L'Istituto, anzi, smentisce sostanzialmente l’Ufficio per le Politiche in favore delle Persone con Disabilità, che fino ad oggi affermava che l’estensione dei dodici giorni di permesso mensili riguardasse anche i lavoratori con disabilità

Una sede dell'INPS«L’aspetto più rilevante è che l’INPS, nella sostanza, smentisce l’Ufficio per le Politiche in favore delle Persone con Disabilità che fino ad oggi nel proprio sito affermava che l’estensione dei dodici giorni di permesso mensili, come da Legge 104/92, riguardasse anche i lavoratori con disabilità. L’INPS, infatti, è di diverso avviso: i permessi aggiuntivi per marzo e aprile spettano solo ai lavoratori che assistono persone con disabilità e non ai lavoratori con disabilità».
È quanto si legge nel sito del Servizio HandyLex.org, a proposito del Messaggio n. 1281 diffuso dell’INPS, relativo al Decreto Legge 18/20, cosiddetto “Cura Italia”, prodotto il 17 marzo scorso dal Governo.

Va detto, per altro, che l’INPS dà spazio alla seguente precisazione: «Le istruzioni operative e procedurali in merito all’applicazione dei suddetti benefìci saranno fornite con la relativa circolare illustrativa, che sarà pubblicata a seguito del parere favorevole del Ministero vigilante». E tuttavia, viene sottolineato da HandyLex.org, «questo Messaggio non precisa nemmeno altri aspetti rilevanti: ad esempio non chiarisce se i dodici giorni di permesso aggiuntivi raddoppino in caso di presenza di più disabili nel nucleo. In compenso introduce la possibilità di frazionare in ore i 12 giorni senza però specificare cosa accade se vi è un part time verticale o orizzontale». E ancora, il testo «nulla dice rispetto alla possibilità prevista dall’articolo 26 del Decreto “Cura Italia”, e cioè la possibilità per i lavoratori con disabilità di essere considerati, a richiesta, in un status equiparabile al ricovero fino a fine aprile».

«Queste incertezze e l’assenza ancora di istruzioni operative – è la conclusione di HandyLex.org – rendono particolarmente difficoltoso (forse ancora più di prima) fornire risposte alle persone e alle loro famiglie. E sul versante dei dipendenti pubblici (su cui l’INPS non ha competenza) l’incertezza è ancora più ampia». (S.B.)

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