«La notizia dell’apertura all’interno del Centro Paraplegici di Ostia di un reparto Covid-19 ci lascia sconcertati. Si ignora la complessità delle patologie dei pazienti con lesione midollare, sicuramente immunodepressi, affetti da lesione da decubito con germi multiresistenti, con impegno respiratorio dovuto al tipo di lesione neurologica. Siamo assolutamente contrari a questa decisione e pur comprendendo la difficoltà del momento, abbiamo diffidato la Direzione della ASL RM 3 a portare a compimento questo progetto che immetterebbe una “bomba ad orologeria” sotto il letto dei mielolesi».
Tale denuncia era arrivata da Anacleto Loffredo, presidente dell’AMO (Associazione Mielolesi Ostia), che aveva scritto in tal senso a Vincenzo Falabella, presidente della FAIP (Federazione Associazioni Italiane Paratetraplegici) (a questo link è disponibile il testo integrale della lettera).
La stessa FAIP, dunque, si è prontamente interessata della questione, contribuendo ad ottenere, in tempi relativamente rapidi, una sostanziale “marcia indietro” da parte dell’ASL Roma 3, concretizzatasi nella seguente risposta formale inviata al Presidente dell’AMO dalla Direzione Sanitaria Aziendale: «Comunichiamo che su suggerimento dell’Assessore competente, soprassediamo al trasferimento di pazienti con coronavirus, seppur con sintomatologia lieve, in quanto il nostro stesso Assessore ha messo a disposizione dei pazienti un albergo sulla Laurentina, risolvendo la problematica contingente, anche in considerazione delle vostre preoccupazioni».
A questo punto suonano a monito nei confronti di procedure del genere che venissero avviate presso strutture analoghe del nostro Paese, le parole del Presidente della FAIP Falabella: «Comprendiamo bene l’attuale situazione – dichiara infatti – ma bisogna fare attenzione ad evitare ulteriori contagi. Infatti, le persone con lesione midollare in situazione di ricovero hanno complicanze tali che qualora dovessero essere contagiate rischierebbero sicuramente la morte. Il nostro appello, dunque, va ai Direttori Generali e Sanitari di strutture ove siano presenti Unità Spinali Unipolari o di Centri come quello di Ostia, affinché pongano in essere tutte le misure restrittive di contenimento, per tutelare la salute delle persone con lesione midollo spinale ricoverate. Il loro ricovero in ospedale, infatti, è necessario per tutelarne la salute e non per rischiare di esporle a contagi». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: presidenza@faiponline.it; amo.ostia@tiscali.it.
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