Un comitato di crisi in favore delle persone con disabilità

di Stefano Pierpaoli e Daniela Trunfio*
«Abbiamo inviato all’Ufficio per le Politiche in favore delle Persone con Disabilità della Presidenza del Consiglio - scrivono Stefano Pierpaoli e Daniela Trunfio del Coordinamento Nazionale di +Cultura Accessibile-Cinemanchìo - un appello affinché venga istituito un comitato di crisi per gestire e coordinare ogni bisogno proveniente dal mondo della disabilità. Questa iniziativa potrebbe rappresentare un segno esemplare per un Paese che non si arrende e che sa assumersi la responsabilità di condurre il suo popolo verso una società migliore e più giusta, senza lasciare nessuno indietro»

Ombra di uomo in carrozzina su sfondo arancioneAlla spaventosa sciagura che si sta abbattendo sul mondo, si aggiunge un clima di incertezza che genera angosce sempre più diffuse. Tutti noi ci auguriamo che la pandemia si arresti al più presto e che tutto possa tornare in fretta alla normalità. E tuttavia sono molti i segnali che annunciano un periodo di profondi disagi nella nostra società. Gli scenari che si stanno delineando impongono responsabilità e rapidità nella nostra capacità di intervento, soprattutto a favore delle categorie più esposte.

A questo fine, il nostro Coordinamento [Coordinamento Nazionale +Cultura Accessibile-Cinemanchìo, N.d.R.] ha inviato all’Ufficio per le Politiche in favore delle Persone con Disabilità della Presidenza del Consiglio un appello affinché venga istituito un comitato di crisi per gestire e coordinare ogni bisogno proveniente dal mondo della disabilità.
La struttura che abbiamo proposto dovrebbe avere lo scopo di lavorare come riferimento definito e costante al servizio di associazioni, operatori, realtà locali, singoli cittadini. Intervenire con prontezza e competenza sarebbe un indubbio punto di forza per realizzare un concreto piano di ricomposizione e di rinascita sociale per tutti, nessuno escluso e milioni di famiglie sarebbero garantite dalla presenza di un organismo specifico al lavoro in diretto collegamento con i territori e con le persone.

Si sta aprendo una fase storica che preannuncia sofferenze e sacrifici. Le sottovalutazioni, i ritardi, le superficialità possono produrre ulteriore disagio e aggiungere dolore al dolore. La proposta che abbiamo avanzato a un Ufficio che in passato ha saputo dimostrare sensibilità e impegno vuole diventare uno strumento che trasmetta la testimonianza dello Stato che è presente e che non aspetta il crollo sociale, ma sa lavorare per prevenirlo e per essere accanto ai cittadini.
Il salto di qualità che era stato chiesto a suo tempo al mondo della politica e alle Istituzioni ora è diventato un’urgenza rispetto alla quale non c’è tempo da perdere. Su queste scelte, infatti, si decide il destino di tante persone in un momento storico che non ammette errori.
Questa unità di crisi potrebbe rappresentare un segno esemplare per un Paese che non si arrende e che sa assumersi la responsabilità di condurre il suo popolo verso una società migliore e più giusta, senza lasciare nessuno indietro.

Coordinamento Nazionale di +Cultura Accessibile-Cinemanchìo.

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