«La “compressione” dei diritti delle persone con disabilità, già registrata nella prima fase dell’emergenza, non può proseguire con la stessa intensità e ogni azione del Governo deve, per forza di cose, tenere presente le specifiche esigenze, di diverso tipo delle stesse persone con disabilità. Questo Ufficio è, quindi, del parere che il gruppo di lavoro chiamato a programmare la cosiddetta “fase 2” nella Regione Siciliana, debba essere integrato da un componente esperto di disabilità, che conosca molto bene le diversificate necessità delle persone con disabilità nel territorio siciliano, avendo riguardo ai corrispondenti modelli specifici di approccio e alla complessità degli interventi in loro favore».
Lo ha scritto l’Ufficio Nazionale del Garante delle Persone con Disabilità in Sicilia, in una lettera inviata a tutti principali referenti istituzionali della propria Regione, e per conoscenza all’Autorità Regionale del Garante in Sicilia, raccogliendo anche le opinioni di varie Associazioni dell’Isola, tutte concordi nel sottolineare che durante l’attuale emergenza sociosanitaria le persone con disabilità e le loro famiglie sono divenute ancora più “invisibili” che in precedenza. (S.B.)
A questo link è disponibile il testo integrale della lettera di cui si parla nella presente nota. Per ulteriori informazioni: ufficionazionaleh@libero.it.