«Il Museo Tattile Statale Omero è uno spazio unico e “senza barriere” in cui tutti possono conoscere l’arte attraverso il tatto ed è un punto di riferimento internazionale nell’educazione estetica per non vedenti e ipovedenti. Un museo che non solo colma un vuoto di giustizia sociale, ma rilancia sul piano internazionale il tema della fruizione dell’arte attraverso la multisensorialità».
È quanto si scrive, a buona ragione, nel portale del Ministero per i Beni e le Attività Culturale e per il Turismo, a proposito della nota struttura di Ancona, delle cui iniziative così spesso anche il nostro giornale si occupa.
Ora, per il Museo Omero, la data di dopodomani, 29 maggio, potrà essere in un certo senso considerata “storica”, non solo perché coinciderà con il suo 27° compleanno, ma anche e soprattutto perché nel pomeriggio (ore 16) verranno riaperte le porte al pubblico, dopo il lungo stop forzato a causa dell’emergenza coronavirus. Sarà quindi un vero e proprio “nuovo inizio”, contrassegnato naturalmente da alcune regole per visitare gli spazi in sicurezza, sulla base delle linee guide emanate dal Ministero per i Beni e le Attività Culturale e per il Turismo, tanto più importanti in una struttura come un museo tattile.
Innanzitutto va detto che l’ingresso a Omero resterà gratuito, che sarà obbligatorio per tutti indossare la propria mascherina, lavare le mani con il gel igienizzante all’entrata e indossare i guanti monouso forniti dal personale, a propria volta dotato di tutti i dispositivi di protezione individuale. Tutte le sale, bagni inclusi, verranno inoltre igienizzate con maggior frequenza. Anche gli ingressi verranno contingentati (dieci visitatori al massimo per ogni sala espositiva) e si dovrà mantenere una distanza di sicurezza di due metri. L’entrata e l’uscita, quindi, saranno differenziate con un “circuito ad anello”, in modo da far defluire i visitatori in sicurezza. Le persone con disabilità che ne necessitano dovranno arrivare con il proprio accompagnatore. Saranno infine a disposizione del pubblico risorse digitali per una visita dinamica dello spazio museale e si potrà visitare anche la mostra Toccar con mano i Longobardi.
«Dopo tre mesi in cui abbiamo lavorato virtualmente con video, interviste, raccolte musicali, conferenze virtuali e appuntamenti alla radio – sottolineano con soddisfazione dal Museo – ora torniamo al reale, al contatto con le opere, pur con le dovute precauzioni». (S.B.)
Per agevolare i visitatori del Museo Omero è consigliata la prenotazione (tel. 335 56 96 985 anche Whatsapp). Per ulteriori informazioni: redazione@museoomero.it (Monica Bernacchia).
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