Le Nazioni Unite nominano “Relatori Speciali” (Special Rapporteurs) in tutte quelle aree dove si ritiene necessario disporre dello sguardo di uno specialista per monitorare situazioni di rischio di violazione dei diritti umani. In questi giorni l’irlandese Gerard Quinn è diventato il nuovo Relatore Speciale delle Nazioni Unite per i Diritti delle Persone con Disabilità, incaricato dal Consiglio sui Diritti Umani dell’ONU di sostituire la costaricana Catalina Devandas, dopo l’esaurimento del mandato da parte di quest’ultima.
Laureato in Scienze Politiche e Giurisprudenza all’Università Nazionale Irlandese di Galway, della quale è oggi docente emerito, l’avvocato Quinn ha completato gli studi anche alla Harvard Law School statunitense. La sua carriera nel servizio pubblico è stata variegata. Da direttore della ricerca presso la Commissione per la Riforma della Legge sui Diritti Umani del Governo Irlandese, ha ricoperto due mandati nella Commissione per i Diritti Umani del proprio Paese. Ha prestato poi servizio in altri organi governativi, quali la Commissione Mista sui Diritti Umani del Ministero degli Affari Esteri e la Commissione Governativa sullo Status delle Persone con Disabilità. Attualmente è stato nominato dalla Presidenza del Consiglio di Stato, per fornire consulenza in materia di diritto costituzionale al Presidente dell’Irlanda.
Fa tuttora parte del Comitato Scientifico (Comitato Consultivo) dell’Agenzia dell’Unione Europea per i Diritti Fondamentali (EU-FRA, Vienna), dopo avere anche lavorato sulla politica di parità come dipendente pubblico temporaneo presso la Commissione Europea, divenendo tra l’altro primo vicepresidente del Comitato per i Diritti Sociali del Consiglio d’Europa, organismo di monitoraggio dei trattati sui diritti economici e sociali in Europa.
E ancora, ha coordinato studi ad ampio respiro per l’Ufficio delle Nazioni Unite dell’Alto Commissario per i Diritti Umani, oltre a guidare la delegazione di Rehabilitation International durante la stesura della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità. A tal proposito ne va ricordata la ricerca – elaborata insieme a Theresia Degener, all’inizio della discussione nel “Comitato Ad Hoc” (Ad Hoc Committee) che portò a definire la citata Convenzione ONU – nella quale mise in evidenza come le Convenzioni sui Diritti Umani delle Nazioni Unite non includessero le persone con disabilità, rendendo quindi necessaria una nuova specifica Convenzione.
Il fatto di avere condotto vari progetti di ricerca su larga scala finanziati dall’Unione Europea e reti di dottorato di ricerca, lo ha portato nel 2011 ad essere insignito del titolo di “Campione della Ricerca dell’Unione Europea” dal governo irlandese. È stato inoltre premiato nel 2014, insieme al senatore Tom Harkin del Consiglio internazionale sulla Disabilità degli Stati Uniti, e ha ricevuto un riconoscimento presidenziale da Rehabilitation International nel 2009 per il suo già menzionato lavoro nella redazione della Convenzione ONU.
Quinn ha fatto parte – e in molti casi ne fa parte a tutt’oggi – di numerosi Comitati Consultivi, compresi quelli della Soros-Open Society Foundations Human Rights Initiative (Washington, Stati Uniti), nonché del Programma per la Disabilità di Human Rights Watch. Dirige un Center on International Disability Law & Policy presso la Law School dell’Università Nazionale Irlandese di Galway, che è uno dei primi nel suo genere al mondo, con un Master dedicato e un programma di dottorato in Diritto Internazionale sulla Disabilità. Ricopre infine una cattedra presso la National Academy of Legal Studies and Research di Hyderabad in India, è un ex Visiting Fellow presso la Harvard Law School statunitense, un ex Visiting Professor all’Università di Haifa in Israele, e un Distinguished Visiting Professor all’Università del Nuovo Galles del Sud a Sydney in Australia, ricoprendo anche il ruolo di consulente del prestigioso Raoul Walleberg Institut di Lund in Svezia.
Gerard Quinn ha collaborato frequentemente con l’EDF, il Forum Europeo sulla Disabilità, e con altre organizzazioni internazionali di persone con disabilità. Gli porgiamo i migliori auguri di un efficace e innovativo lavoro.
E a proposito di EDF, a proposito della nomina di Quinn il presidente del Forum Yannis Vardakastanis ha dichiarato: «Ci congratuliamo vivamente con il Consiglio su i Diritti Umani per questa eccellente nomina». «A un miliardo di persone con disabilità – ha aggiunto – sono ancora negati i diritti e le libertà fondamentali. Siamo esclusi, segregati e tenuti in povertà sulla base delle barriere della società e di leggi obsolete. Attraverso la Convenzione ONU disponiamo del quadro necessario a trasformare le nostre società in modo che siano inclusive e eque, ma per rendere questo una realtà abbiamo bisogno di un lavoro costante, di politiche progressive e di misure mirate. Attraverso la nomina del professor Quinn, diamo dunque il benvenuto a un ottimo successore della relatrice uscente, Catalina Devandas, che dal canto suo ha già gettato le basi per un grande lavoro».