Alunni e alunne con disabilità in presenza, ma insieme ad alcuni compagni

«Abbiamo ricevuto preoccupanti segnalazioni di istituti scolastici che hanno organizzato la didattica in presenza per gli alunni con disabilità, radunandoli da differenti classi in un’unica “classe speciale”. Per questo chiediamo un’ulteriore precisazione a quella Nota Ministeriale ove si esplicita il diritto degli alunne e delle alunne con disabilità a frequentare le lezioni in presenza, evidenziando che essi debbano essere insieme ad alcuni compagni»: lo ha scritto il Presidente della Federazione FISH Falabella in una lettera inviata alla ministra dell’Istruzione Azzolina

Particolare di alunno con disabilità in aula scolastica«Abbiamo accolto con favore la Nota n. 1927 firmata da Marco Bruschi, responsabile del Dipartimento per il Sistema Educativo di Istruzione e Formazione del Ministero, ove si esplicita il diritto degli alunne e delle alunne con disabilità a frequentare le lezioni in presenza. Chiediamo tuttavia che possa essere rapidamente emessa un’ulteriore precisazione, affinché, in applicazione della Nota citata, che già stabilisce come almeno il 75% degli alunni debba svolgere didattica a distanza nel 25% restante in presenza, si possa rendere palese che tale percentuale in presenza includa, laddove esistente, l’alunno/a con disabilità insieme con alcuni compagni, scelti dal Consiglio di Classe. Ad esempio, quindi, su una classe di 20 alunni, il 25% (5 alunni) starà in presenza ed essi saranno un alunno/a con disabilità e 4 compagni».
Lo ha scritto Vincenzo Falabella, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap),  in una lettera rivolta alla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, precisando che tale richiesta va ritenuta «in attuazione del Decreto Ministeriale Protocollo n. 39 del 26 giugno scorso, il quale aveva disposto che “gli alunni con disabilità frequentino in presenza in condizione di reale inclusione”».

«Per facilitare il livello organizzativo della didattica – prosegue la lettera del Presidente della FISH – ci permettiamo anche di sottoporre la proposta che i docenti facciano regolarmente lezione in presenza al 25% della classe, come sopra precisato, e contemporaneamente effettuino la stessa lezione a distanza per il restante 75% della stessa. Laddove poi lo si ritenga necessario e opportuno, si potrebbe anche chiarire che le classi che non hanno alunni con disabilità possono avere anche meno del 25% in presenza, stante la disposizione della Nota n.1927 che dispone “almeno il 75% a distanza”, non ponendo però vincoli al fatto che tale percentuale possa essere eventualmente aumentata».

«Chiediamo tale chiarimento – conclude Falabella – perché abbiamo già ricevuto diverse e preoccupanti segnalazioni di istituti scolastici che hanno organizzato la didattica in presenza per gli alunni con disabilità, radunandoli da differenti classi in un’unica “classe speciale”». (S.B.)

Ringraziamo Salvatore Nocera per la collaborazione.

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: presidenza@fishonlus.it.

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