Dialoghi intorno e dentro la violenza sulle donne con disabilità

Si parla ancora troppo poco e male delle violenze e delle discriminazioni nei confronti di donne e ragazze con disabilità, persone vittime di una discriminazione multipla, da una parte di genere, dall’altra legata alla disabilità. Un interessante appuntamento su tale tema sarà la tavola rotonda in streaming “Disviolenza. Dialoghi intorno e dentro la violenza sulle donne con disabilità”, promossa per il 26 novembre su un’idea di Anna Maria Gioria, sostenuta da “InVisibili”, blog del «Corriere della Sera.it», in collaborazione con Cinemanchìo-+Cultura Accessibile e con il patrocinio della FISH

Manifesto di "Disviolenza", 26 novembre 2020Più di mille casi accertati ogni anno di violenza sessuale a danno di donne con disabilità, ai quali si aggiungono innumerevoli episodi di abusi, bullismo, mobbing. E la pandemia, come è stato recentemente sottolineato anche da Ana Peláez Narváez, vicepresidente dell’EDF, il Forum Europeo sul disabilità, «fa aumentare notevolmente le occasioni di violenze perché le donne con disabilità sono ancora più esposte e vulnerabili».

Il fenomeno delle violenze e degli episodi di discriminazione nei confronti di donne e ragazze con disabilità costituisce, purtroppo, un tema costante, sulle pagine, del nostro giornale, anche perché riteniamo se ne parli tuttora troppo poco e spesso male, il tutto senza mai dimenticare che queste donne sono vittime di una discriminazione multipla, di genere, da una parte, legata alla disabilità dall’altra, come ben dimostrano gli sviluppi del progetto da noi ampiamente presentato a suo tempo, intitolato Disabilità: la discriminazione non si somma, si moltiplica. Azioni e strumenti innovativi per riconoscere e contrastare le discriminazioni multiple, attualmente in corso a cura della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).
Ecco perché non possiamo non guardare con favore all’iniziativa promossa in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne di dopodomani, 25 novembre, vale a dire la tavola rotonda in streaming intitolata Disviolenza. Dialoghi intorno e dentro la violenza sulle donne con disabilità, promossa per il pomeriggio del 26 novembre (ore 15-17) su un’idea di Anna Maria Gioria, blogger di InVisibili del «Corriere della Sera.it», oltreché apprezzata “firma” anche del nostro giornale.

«In occasione di una ricerca svolta anni fa nel mio àmbito professionale – spiega Gioria -, venni a conoscenza di un’angosciosa realtà: oltre il 36% delle donne con disabilità avevano subito una forma di violenza, un dato che nel corso del tempo è andato aumentando sensibilmente, come testimoniato dalle recenti indagini svolte dalla FISH, da cui è emerso che quella percentuale è drammaticamente salita al 65%. Lavorando dunque sull’informazione e l’approfondimento dei temi legati alla disabilità, ho avvertito, oggi più che mai, il dovere di sensibilizzare l’opinione pubblica e le Istituzioni su questa ferita profonda e inaccettabile in seno alla nostra società».
«Nel percorso di elaborazione e di organizzazione di questa tavola rotonda – aggiunge – sono stata innanzitutto sostenuta da InVisibili, il blog del “Corriere della Sera.it”, affiancata, inoltre, da Stefano Pierpaoli, coordinatore nazionale di Cinemanchìo+Cultura Accessibile, oltre a ricevere il patrocinio della stessa FISH, che riunisce un grande universo di Associazioni della disabilità».

Moderato dunque da Alessandro Cannavò, caporedattore del «Corriere della Sera» e giornalista particolarmente attento ai temi della disabilità, che trarrà anche le conclusioni della giornata, l’incontro si avvarrà degli interventi della stessa Gioria (Perchèdisviolenza?); di Sara Rubinelli, docente associata di Comunicazione Sanitaria all’Università svizzera di Lucerna (Le barriere comunicative all’espressione della violenza ricevuta); Silvia Cutrera, vicepresidente della FISH e coordinatrice del Gruppo Donne della Federazione (Il protagonismo delle donne con disabilità); Fiorenza Sarzanini, caporedattrice del «Corriere della Sera» (Violenza e giustizia); Alice Sodi del Movimento per la Biodiversità Neurologica (Dinamiche e modelli socioculturali: il seme della violenza); Valentina Fiordelmondo dell’AIAS Bologna e di Mondodonna, Sportello Chiama Chiama (Lo sportello antiviolenza Chiama Chiama, un approccio innovativo per una presa in carico flessibile, accessibile e multidisciplinare); Cristiana Pizzi, psicologa e psicoterapeuta, specializzata in Psicologia dell’Emergenza (Il danno psichico nelle vittime con disabilità); Salvatore Toti Licata, sociologo, criminologo, formatore (Distinzione o sopraffazione. Abili e disabili, chi sono?); Stefano Pierpaoli, coordinatore nazionale di Cinemanchìo-+Cultura Accessibile (Innocenti? Nessuno). (S.B.)

L’incontro del 26 novembre verrà diffuso in diretta streaming sulla pagina Facebook di +Cultura Accessibile e sul canale YouTube di Cinemanchìo, oltreché sui canali che altri eventuali partner metteranno a disposizione. A questo link è disponibile un testo di approfondimento sui contenuti dei vari interventi previsti.
Per approfondire poi  il tema della violenza nei confronti delle donne con disabilità, suggeriamo di accedere al sito di Informare un’h-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli, Peccioli (Pisa), alla Sezione intitolata La violenza nei confronti delle donne con disabilità. Più in generale, invece, sul tema Donne e disabilità, oltre a fare riferimento al lungo elenco di testi da noi pubblicati, presente a questo link, nella colonnina a destra dell’articolo intitolato Voci di donne ancora sovrastate, se non zittite, ricordiamo anche la Sezione Donne con disabilità, sempre nel sito di Informare un’h.

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