«In virtù degli impegni internazionali assunti ed in linea con quanto indicato dal Piano Sanitario e Socio-Sanitario 2006-2008, è istituito il Comitato Nazionale di Bioetica, in grado di garantire le qualifiche e l’esperienza necessarie a valutare gli aspetti etici e scientifici-metodologici delle tematiche che coinvolgono la riflessione bioetica, allineandosi ai princìpi sanciti dalle convenzioni internazionali in materia di bioetica. Il Comitato ha funzioni di supporto e consulenza al Governo ed al Consiglio Grande e Generale, ma, operando come Comitato Etico per la Ricerca e la Sperimentazione Clinica, anche funzioni autorizzative per la ricerca e la sperimentazione rilevanti dal punto di vista etico».
Questo si legge, nel sito del Consiglio Grande e Generale della Repubblica di San Marino, a proposito del Comitato Sammarinese di Bioetica, organismo che sin dagli esordi del proprio operato, avvenuto in forza della Legge 34/10 della Repubblica del Titano, dedica costante attenzione alle tematiche della disabilità, inserendola in tutti i documenti approvati, come in diverse occasioni abbiamo avuto modo di scrivere anche sulle nostre pagine.
Basti ricordare una serie di documenti prodotti in questo decennio, divenuti modello ben oltre i propri confini, a partire dall’Approccio bioetico alle persone con disabilità (25 febbraio 2013) che, come avemmo modo di scrivere, va considerato «il primo documento al mondo approvato da un Comitato Nazionale di Bioetica, costruito sui princìpi della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, tramite un approccio bioetico radicato sui diritti umani, che sposta totalmente il baricentro dalla disabilità in sé alla persona con disabilità».
E ancora, Bioetica delle catastrofi (10 luglio 2017), ove si afferma la necessità di garantire che l’aiuto umanitario sia rispettoso dei diritti umani di tutte le persone, quelle con disabilità comprese, e quindi La persona malata nel momento della fine della vita (marzo 2019), «nel quale il Comitato – come ha scritto Rita Barbuto – ha approfondito gli aspetti scientifici, bioetici e giuridici del processo di cura della persona morente, diritto fondamentale sancito dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, e in particolare delle cure palliative, terapie che estese a tutte le fasi evolutive dell’essere umano (dal neonato, al bambino, all’adolescente, all’adulto giovane o maturo e all’anziano) garantiscono il rispetto della dignità umana. Qui, confermando l’interesse nei confronti della tematica specifica e l’impegno assunto nei due precedenti documenti, ci si occupa di disabilità analizzando quattro tematiche riguardanti il fine vita e le persone con disabilità».
Infine, il recente Risposta alla richiesta di parere urgente su aspetti etici legati all’uso della ventilazione assistita in pazienti di ogni età con gravi disabilità in relazione alla pandemia da Covid-19, elaborato su richiesta del proprio Commissario Straordinario per l’Emergenza da coronavirus, che ha fornito un parere sull’eventuale selezione delle persone da trattare in terapia intensiva, ponendo come principio base il fatto che non debba esservi alcuna distinzione per età e condizione di disabilità, ma si debba guardare solo alle condizioni cliniche di una persona, che ogni medico deve valutare per decidere gli interventi di cura, così come stabilisce il Codice Deontologico dei Medici. In altre parole, i princìpi di non discriminazione e di uguaglianza di opportunità si devono applicare a tutte le persone anche in situazione di emergenza.
Per tutti questi documenti il Comitato Sammarinese di Bioetica si è avvalso del contributo, quale esperto esterno, di Giampiero Griffo, figura ben nota nel panorama delle organizzazioni impegnate in favore dei diritti delle persone con disabilità, che tra il 2004 e il 2006 fece parte tra l’altro della delegazione italiana partecipante all’Ad Hoc Committee (“Comitato Ad Hoc”), l’organismo che definì la citata Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità.
È ora di questi giorni la notizia che Griffo è stato ufficialmente nominato quale componente effettivo del Comitato Sammarinese, «in tal senso formalizzando – come viene sottolineato – una collaborazione decennale, che per il Comitato stesso costituisce un ulteriore impulso a proseguire nell’impegno sulle delicate e complesse tematiche della disabilità, non ancora divenute oggetto di riflessione bioetica, ancor più pensando alla duplice valenza di tale organismo, volto da una parte alla riflessione bioetica, ma funzionando dall’altra anche come Comitato Etico per la Ricerca e la Sperimentazione, per la valutazione dei protocolli di sperimentazione clinica».
Animatore sin dagli Anni Settanta del movimento delle persone con disabilità a livello nazionale e internazionale, Griffo – “firma” di «Superando.it», presente sin dalla nascita del nostro giornale, « è uno dei componenti del Consiglio Mondiale di DPI (Disabled Peoples’ International), organizzazione della quale ha promosso la nascita della sezione italiana (DPI Italia), che tuttora presiede.
Oggi, oltre a rappresentare in vari appuntamenti continentali il Forum Europeo sulla Disabilità (EDF), presiede la RIDS (Rete Italiana Disabilità e Sviluppo), alleanza strategica composta da organizzazioni non governative e da organizzazioni di persone con disabilità che si occupa di cooperazione allo sviluppo delle persone con disabilità in ambito internazionale. Lo scorso anno, infine, Griffo è stato nominato Coordinatore del Comitato Tecnico-Scientifico dell’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità. (S.B.)