Finalmente pari opportunità anche per gli atleti paralimpici

Il ministro dello Sport Spadafora ha annunciato l’approvazione di un Decreto che riconosce pari opportunità agli atleti paralimpici nei gruppi sportivi militari e nei corpi civili dello Stato, atleti che fino ad ora non hanno goduto di contributi o tutele sanitarie e nemmeno della possibilità, al termine della carriera agonistica, di poter scegliere se congedarsi o prendere servizio nel Corpo o nel Ministero di appartenenza. Entusiasta si dichiara la deputata Giusy Versace, battutasi a lungo per tale risultato, e che lo scorso anno aveva anche presentato una specifica Proposta di Legge
2019: presentazione proposta di legge sulle pari opportunità agli atleti paralimpici
Foto di gruppo scattata dopo la presentazione lo scorso anno, da parte della deputata Versace, della proposta di legge sulle pari opportunità agli atleti paralimpici

Il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha annunciato che tra i cinque Decreti approvati nell’àmbito della Riforma dello Sport, vi è anche quello che riconosce pari opportunità agli atleti paralimpici nei gruppi sportivi militari e nei corpi civili dello Stato, atleti che fino ad ora non hanno goduto di alcun contributo o tutele sanitaria e nemmeno della possibilità, al termine della carriera agonistica, di poter scegliere se congedarsi o prendere servizio all’interno del Corpo o del Ministero di appartenenza.
«Questa legge – ha commentato un’entusiasta Giusy Versace, la deputata battutasi a lungo per ottenere tale risultato, e che lo scorso anno aveva anche presentato una specifica Proposta di Legge, come avevamo riferito sulle nostre pagine – rappresenta una svolta culturale, storica e necessaria che, sono certa, gioverà molto anche alla crescita del movimento paralimpico, perché diventerà ulteriore stimolo a lavorare meglio e di più per tanti ragazzi e ragazze con disabilità, che si sentiranno spronati e spronate ad alzare l’asticella per ambire ad entrare in un gruppo sportivo». (S.B.)

A questo link è disponibile un testo di approfondimento sulla notizia qui riferita. Per ulteriori informazioni: info@gmicomunicazione.it (Manuela Merlo).

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