«È accaduto di mattina: mentre io e mio marito attraversavamo Via dei Platani [a Roma, N.d.R.], un incivile ha deciso di non fermarsi sulle strisce pedonali e il mio bastone bianco ha urtato la fiancata della sua auto. L’uomo ha immediatamente iniziato a minacciarci di tagliarci la gola e dalle aggressioni verbali è passato ai fatti. Sceso dall’auto, ha cercato di infilarmi le dita negli occhi, mi ha strappato la mascherina e non contento mi ha spinta per terra. Attorno a noi chi rideva, chi passeggiava indifferente e chi addirittura bloccava mio marito che cercava di chiamare i Carabinieri. L’uomo è scappato ed è inutile dire che nessuno ha preso il numero di targa. Siamo poi riusciti a metterci in contatto con i Carabinieri che hanno raccolto le nostre dichiarazioni, impotenti e sconcertati».
È ancora a dir poco scossa, Sonia, donna non vedente, nel raccontare l’aggressione prima verbale e poi fisica, subita insieme al marito Alessandro, anch’egli persona non vedente.
Soci entrambi dell’UICI di Roma (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), i due coniugi, dopo la denuncia presentata ai Carabinieri, sono stati incontrati dal Presidente del V Municipio di Roma Giovanni Boccuzzi e dall’Assessore alle Politiche Sociali dello stesso V Municipio Mario Podeschi, che hanno espresso loro piena solidarietà.
«Sono vicino ad Alessandro e Sonia – ha dichiarato per l’occasione Boccuzzi -, e colgo con piacere la loro consapevolezza nel voler superare questo brutto momento, prendendo ciò che di positivo può scaturire dall’incidente, ossia l’intenzione di adoperarsi fin da subito, con l’aiuto delle Istituzioni, per sensibilizzare le nuove generazioni all’attenzione all’altro e in particolare verso le persone con disabilità. Il nostro Municipio c’è e sarà parte attiva in questo percorso partendo dalle scuole».
«È fondamentale – ha ribadito Podeschi – intraprendere azioni condivise su più fronti, oltre a valorizzare il senso civico anche quelle sulla sicurezza stradale, mediante la sistemazione delle “confort zone” e l’adeguamento della segnaletica orizzontale e verticale». Su quest’ultimo punto l’Assessore ha assunto un impegno sulla fattibilità dell’installazione di uno o più semafori in attraversamenti ad alta pericolosità già in fase di studio, nonché sul rifacimento dei marciapiedi in cattive condizioni.
«Atteggiamenti come questi – ha concluso Umberto Placci, Presidente della Commissione Affari Sociali del V Municipio – dimostrano che la fragilità appartiene a tutti. Penso infatti a persone con disabilità anche gravi, come Sonia e Alessandro, che, pur con fatica, hanno trovato la strada di una vita buona e ricca di significato, come tante altre invece “normodotate”, le quali tuttavia sono insoddisfatte, o a volte disperate, e sfogano la propria rabbia attraverso questi atti violenti nei confronti delle persone più fragili».
«Questo è un fatto sconcertante e gravissimo – commenta dal canto suo Giuliano Frittelli, Presidente dell’UICI di Roma, che ha partecipato anch’egli all’incontro presso il V Municipio Capitolino, insieme ad Alessandra e Sonia – un fatto che si aggiunge a una mobilità autonoma già assai complicata, nella nostra città, per le persone con disabilità visiva. La nostra Associazione tutta è al fianco di Alessandro e Sonia per sostenere azioni di tutela e percorsi culturali di crescita riguardo alle disabilità in genere, e nello specifico su quelle visive. Per questo pianifichiamo iniziative mirate a informare e sensibilizzare mediante progetti educativi, partendo proprio dalle scuole».
«Ringraziamo tutti coloro che ci hanno dimostrato solidarietà per l’accaduto – sono le parole delle due persone vittime dell’aggressione -. Con il supporto dell’UICI, che ci ha fornito assistenza e vicinanza, oggi abbiamo potuto esprimere le nostre richieste alle Istituzioni, che vogliamo ringraziare per la sensibilità dimostrata. I fatti, purtroppo, dimostrano una maggiore, sempre crescente, incapacità delle comunità ad assimilare la tolleranza come valore guida della civile convivenza, attraverso il rispetto delle più elementari norme, come quelle del Codice della Strada e di questo ci rammarichiamo; parimenti resta la nostra perplessità per molte reazioni lette sotto gli articoli pubblicati sul web. Nessuna reazione istintiva o violenta ci appartiene, proprio perché è qui che si riscontra il punto critico del patto civile di una comunità, che alla fine ha portato ad una vicenda come la nostra, caratterizzata soprattutto dalla più ignobile delle reazioni, quale l’omertà e l’indifferenza di molti dei presenti all’aggressione. Da qui parte il nostro impegno affinché da una vicenda come questa – per fortuna senza conseguenze gravi – si possa costruire un momento di riflessione e di azioni volte ad una maggiore consapevolezza e rispetto di tematiche come l’inclusione per l’equilibrio nella civile convivenza di una comunità. E in conclusione intendiamo ribadire la nostra assoluta fiducia nelle forze di polizia e nell’arma dei carabinieri, che ha raccolto la nostra denuncia, perché per cittadini fragili come noi rappresentano l’unica possibilità di difenderci in una società ancora poco attenta». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Stampa UICI di Roma (Giovanni Fornaciari), ufficiostampa@uicroma.it.
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