Un mezzo per annullare le distanze e ripristinare quel contatto fisico che il coronavirus ha rubato e che è fondamentale soprattutto per le persone con disabilità: per questo, l’AIAS di Palermo (Associazione Italiana Assistenza Spastici) ha attivato già dal giorno di Natale, nel proprio Centro Residenziale di Via Ben Haukal, la “Porta degli Abbracci”, struttura che consente ai familiari di interagire con gli assistiti in totale sicurezza, annullando distanze difficili da accettare e quasi impossibili da sopportare.
Si tratta di un sistema ermetico e trasparente che protegge dal contagio e permette di vedere e di toccare gli ospiti del Centro attraverso dei guanti inseriti nella sua struttura. La stanza individuata è tra le preferite dalle persone del Centro, un ambiente con colori rilassanti e con gli oggetti a loro più cari, in grado quindi di trasmettere tranquillità e benessere. Inoltre, per raggiungerla, i familiari non devono accedere all’interno del reparto, essendoci un accesso immediato dalla hall riservata proprio alle visite.
«L’emozione di rivedere un abbraccio affettuoso – commenta Salvatore Nicitra, presidente dell’AIAS palermitana – è stata immediata e travolgente. In questo momento di profondo disagio collettivo, le persone con disabilità sono messe a dura prova: per i nostri ragazzi e ragazze poter rivivere almeno l’esperienza del contatto fisico con i propri familiari, poterli stringere e abbracciare, è un gesto che cambia radicalmente le loro giornate, dando loro sollievo e benessere». (Daniela Raciti)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@aiaspalermo.org.
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