«Da febbraio si cominceranno a vaccinare gli over 80, i disabili e anche i loro accompagnatori»: lo aveva annunciato il 7 gennaio scorso, durante una conferenza stampa, il Commissario Straordinario per l’Emergenza Covid Domenico Arcuri, ciò di cui avevamo riferito anche sulle nostre pagine.
Di fronte a quelle parole, oltre ad esprimere soddisfazione, le organizzazioni FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità) avevano anche chiesto precisazioni e chiarimenti, per capire meglio come si sarebbe concretamente realizzato quell’impegno. Tornano a farlo ora, in una lettera sottoscritta dai rispettivi Presidenti Vincenzo Falabella e Nazaro Pagano, inviata al Ministro della Salute Roberto Speranza e allo stesso Commissario Arcuri.
«Come noto – esordisce il messaggio – il Piano Vaccinale predisposto dal Ministero della Salute prevede la vaccinazione per persone con disabilità e per i loro caregiver a partire dal prossimo mese di febbraio, come dichiarato dal Commissario Arcuri, secondo il quale anche i caregiver sarebbero stati contestualmente vaccinabili, in quanto non avrebbe senso immunizzare la persona con disabilità, senza farlo con il suo accompagnatore. A tal proposito, ad eccezione della Regione Abruzzo, che sembrerebbe avere avviato una propria piattaforma per la prenotazione, andata in tilt poco dopo il suo avvio, molte Regioni non hanno comunicato le metodologie che intenderanno adottare o lo hanno fatto in modo parziale e confuso. È pertanto urgente e prioritario che le principali Federazioni di Associazioni di persone con disabilità e dei loro familiari possano dare concrete indicazioni e risposte alle migliaia di richieste di informazioni che stanno giungendo in questi giorni. Per questo siamo a chiedervi un rapido riscontro che possa informarci sulle modalità concrete e le procedure predisposte per l’accesso ai vaccini da parte delle persone con disabilità, dei loro caregiver e degli assistenti personali, nonché per le persone con “specifiche fragilità”».
Come si potranno dunque vaccinare le persone con disabilità? Con quale iter procedurale? Presentando quale documentazione? Sarà possibile la somministrazione presso il proprio domicilio in caso di grave disabilità? E come saranno identificati accompagnatori e caregiver? Sono queste sono solo alcune delle tante domande giunte a FISH e FAND alle quali le Federazioni chiedono in conclusione «di poter dare un riscontro concreto e tangibile che sia condiviso e unitario, per evitare incomprensioni e situazioni caotiche ulteriori a quelle già in essere in questo periodo». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@fishonlus.it (Gaetano De Monte).
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