È centrata sulla decisione presa dall’ATS di Sassari (Azienda per la Tutela della Salute) di trasferire l’Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile (UONPIA) della città sarda dalla centrale sede di Via Oriani ai locali delldall’ex Ospedale San Camillo, nell’omonima frazione che dista alcuni chilometri dalla città, la protesta di alcune Associazioni locali, ovvero l’ANGSA di Sassari (Associazione Nazionale Genitori Persone con Autismo), l’AID di Sassari (Associazione Italiana Dislessia), l’Associazione Strada facendo – Gruppo Sindrome di Down, l’ANPA di Sassari (Associazione Nazionale Persone Autistiche) e la Fondazione Lorenzo Paolo Medas.
La preoccupazione per tale decisione era già stata espressa qualche settimana fa dall’ANGSA Sassari, che in una nota aveva sottolineato come in tal modo «si creassero pesanti e ulteriori disagi a tutte quelle famiglie che già combattevano con la burocrazia e le problematiche inerenti le lunghissime liste d’attesa. Si tratta infatti di un trasferimento in locali lontani e poco accessibili, quando di accessibilità in primis dovremmo parlare, rende problematica la fruizione di questo fondamentale servizio da parte delle famiglie. La zona scelta, inoltre, è anche poco servita dai mezzi pubblici, escludendo così quelle fasce di persone ancora più impossibilitate a raggiungere determinati luoghi con mezzi propri».
Si parla, va detto, di una struttura che si rivolge ai bambini/e e agli adolescenti fino ai 18 anni e che svolge un servizio fondamentale per la città di Sassari e per il territorio limitrofo, rispetto alla diagnosi del disturbo dello spettro autistico e alla presa in carico dei piccoli pazienti.
Ora, dunque, insieme alle altre organizzazioni segnalate, l’ANGSA Sassari torna a rimarcare come quella decisione «stia aggravando una situazione già fortemente critica per le famiglie, non consentendo di svolgere una regolare attività continuativa».
«Chiediamo dunque all’Azienda per la Tutela della Salute una soluzione idonea – scrivono le Associazioni – anche perché appare quasi incomprensibile come sia stato possibile non mantenere gli impegni presi di spostare la sede dell’UONPIA in un complesso sanitario già appositamente riqualificato a questo scopo, come stabilito da una Determina Dirigenziale prodotta nel mese di giugno dello scorso anno, una decisione per altro calata dall’alto e presa senza consultare le famiglie e le associazioni che le rappresentano».
«In attesa, dunque, che l’Azienda per la Tutela della Salute individui un locale che ospiti l’UONPIA in città – concludono le Associazioni -, chiediamo al Sindaco di Sassari di implementare il servizio trasporti dalla città stessa a San Camillo, anche tramite delle convenzioni o delle linee dedicate, per ridurre il disagio delle famiglie dei giovani pazienti. Resta tuttavia fondamentale rendere l’UONPIA una struttura facilmente raggiungibile e accessibile, soprattutto per porre fine ai continui disagi che si stanno affrontando. Ci appelliamo per questo alla sensibilità dei vertici dell’ATS Sardegna, dell’Assessorato Regionale alla Sanità e del Sindaco di Sassari affinché prendano in mano la situazione per trovare in tempi rapidi la soluzione più appropriata, per rendere Sassari una città inclusiva e che tutela i diritti dei bambini/e e degli adolescenti con difficoltà». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: angsassarionlus@gmail.com (Giovanna Tuffu).
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