Lazio: importanti novità per il vaccino a persone con disabilità gravissima

Grazie a un positivo lavoro di squadra, che ha visto impegnate in particolare le Associazioni ANGSA Lazio e Oltre lo Sguardo, è arrivato un importante risultato, riguardo alle priorità sui vaccini anti-Covid per le persone con «gravissima disabilità comportamentale dello spettro autistico» o con «diagnosi di ritardo mentale grave o profondo». La Direzione Regionale Salute e Integrazione Socio-Sanitaria del Lazio ha infatti prodotto un documento in cui si chiede alle ASL «di programmare fin da subito la chiamata di quelle persone per il vaccino» e anche dei loro caregiver

Operatrice sanitaria con un vaccino anti-Covid in mano«A seguito della partecipazione della nostra presidente Stefania Stellino alla trasmissione di La7 Piazza Pulita del 4 marzo scorso, sul tema dei vaccini anti-Covid, siamo stati contattati dalla consigliera della Regione Lazio Chiara Colosimo, per capire quali criteri oggettivi utilizzare per ampliare la platea degli aventi diritto alla vaccinazione per le persone più fragili. Abbiamo quindi suggerito di utilizzare i criteri già individuati dal Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 26 settembre 2016 (Riparto delle risorse finanziarie del Fondo nazionale per le non autosufficienze, per l’anno 2016), che includono tra gli altri, alla lettera g dell’articolo 3: “persone con gravissima disabilità comportamentale dello spettro autistico ascritta al livello 3 della classificazione del DSM-5” e alla lettera h del medesimo articolo “persone con diagnosi di Ritardo Mentale Grave o Profondo secondo classificazione DSM-5, con QI<=34 e con punteggio sulla scala Level of Activity in Profound/Severe Mental Retardation (LAPMER) <= 8”».
A comunicarlo in una nota è l’ANGSA Lazio (Associazione Nazionale Genitori di Persone con Autismo), facendo dunque registrare una svolta molto importante, nella Regione Lazio, rispetto alla priorità sulle vaccinazioni per le persone con disabilità gravissima.

«Grazie quindi a un lavoro di squadra fatto con anche l’impegno dell’Associazione Oltre lo Sguardo, presieduta da Elena Improta – aggiungono infatti dall’Associazione – la Direzione Regionale Salute e Integrazione Socio-Sanitaria del Lazio ha divulgato nella giornata di ieri [8 marzo, N.d.R.] un documento (Ulteriori indicazioni “ad interim” per la vaccinazione anti SARS-CoV2:  disabili gravissimi ai sensi del Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 26 settembre 2016), in base al quale si accederà alla vaccinazione attraverso la chiamata diretta dell’ASL competente o del centro di riferimento. Per le persone con disabilità disabili maggiori di 16 anni, inoltre, oltre alla loro vaccinazione è prevista anche quella del caregiver principale, mentre per le persone con disabilità minori di 16 anni vi sarà la vaccinazione dei genitori, dei caregiver e dei conviventi che si potranno prenotare a un numero dedicato». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@angsalazio.org.

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