Dare voce a chi non può parlare: sarà questo il titolo dell’incontro online a partecipazione gratuita, in programma per il pomeriggio di giovedì 22 aprile, tutto centrato sulla CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa) e dedicato in particolare ai genitori di bambini e bambine con disabilità comunicativa.
A promuovere l’iniziativa sono state la Fondazione Ariel, impegnata nel sostegno e nell’orientamento alle famiglie con bambini affetti da disabilità neuromotorie, oltreché nei progetti di ricerca utili a sviluppare la conoscenza, il trattamento e la cura delle patologie neuromotorie infantili e il Centro Benedetta D’Intino, che si occupa di cura e promuove cultura e sensibilizzazione sui temi della disabilità comunicativa e sui bisogni specifici di ogni bambino che non può parlare e presenta disagi psicologici, intervenendo appunto nei settori della CAA e della Psicoterapia.
Parteciperanno per l’occasione la neuropsichiatra infantile Aurelia Rivarola, responsabile clinico-scientifica del settore CAA e presidente del Centro Benedetta D’Intino e Carla Gaddi, psicologa e psicoterapeuta, consulente del Servizio di Sostegno Psicologico Spazio Genitori della Fondazione Ariel. È prevista inoltre la testimonianza di Concetta Bruzzese Patrone, mamma di una ragazza con paralisi cerebrale infantile, che racconterà la propria esperienza con la CAA presso il Centro D’Intino.
Da segnalare ancora che un ulteriore appuntamento, sempre a partecipazione gratuita, è previsto per 6 maggio (ore 17), durante il quale verrà approfondito il tema della CAA attraverso le domande dei genitori. (S.B.)
A questo link è disponibile il form per iscriversi ai due incontri del 22 aprile e del 6 maggio. A quest’altro link vi è un testo di approfondimento sull’iniziativa. Per ogni ulteriore informazione: Silvia Panzarin (silvia.panzarin@leacrobate.it); fondazione.ariel@humanitas.it; infocbdi@benedettadintino.it.