«L’idea di questa collana nasce dall’osservazione delle esperienze di tanti studenti e studentesse dell’Ateneo pisano che meritano di essere valorizzate e diffuse. Storie diverse, caratterizzate, pur nelle diverse forme di disabilità e quindi di difficoltà da affrontare, da un segno importante e positivo che abbiamo voluto sintetizzare nel titolo»: raccontano così, i direttori Luca Fanucci e Sandra Lischi, docenti dell’Università di Pisa, la nuova collana dell’Ateneo toscano, denominata Progetti di vita. Storie di studenti con disabilità, pubblicata da Pisa University Press e curata dall’USID (Ufficio Servizi per l’Integrazione di Studenti con Disabilità) dell’Ateneo stesso, in collaborazione con il CIDIC, il Polo Comunicazione del Centro per l’Innovazione e la Diffusione della Cultura.
Particolarmente autorevole il Comitato Scientifico, composto dal rettore Paolo Mancarella, dai due citati direttori Fanucci e Lischi e dai docenti Arturo Marzano, in qualità di delegato per gli Studi sul Genere e sulle Pari Opportunità (Gender Studies and Equal Opportunities), Giovanni Cioni (Neuropsichiatria Infantile), Fabio Dei (Discipline Demoetnoantropologiche), Maria Antonella Galanti (Didattica e Pedagogia Speciale) e Angelo Gemignani (Psicobiologia e Psicologia Fisiologica).
La nuova collana avrà cadenza trimestrale o quadrimestrale e verrà pubblicata online sulla piattaforma a libero accesso dell’Università di Pisa (a questo link), spazio realizzato nel rispetto delle Linee Guida sull’accessibilità degli strumenti informatici dell’AGID (Agenzia per l’Italia digitale). Uno o due numeri all’anno verranno anche dati alle stampe.
In particolare, il primo numero, su carta affronta il tema Esperienze al tempo del Covid-19 e dopo il saluto del Rettore, la presentazione della collana da parte di Luca Fanucci e Sandra Lischi e l’introduzione di Fiammetta Savoia, il volume raccoglie la testimonianza scritta e fotografica di sei studentesse e studenti che raccontano il loro percorso di vita e di studio nei mesi centrali della pandemia.
Sulla base della loro esperienza, Clizia Sargentini, Mattia Costenaro, Camilla Mannino, Simone Casprini, Sara Scornavacche e Fabio Posa descrivono come è cambiata la diversità nel periodo pandemico. «La spinta propulsiva alla realizzazione di questo primo numero – sintetizza la curatrice dello stesso Fiammetta Savoia – è stata quella di soffermarsi su come cambia, alla luce dell’epidemia di coronavirus, la diversità: come alcune limitazioni e/o difficoltà possono aver già dato, a chi le vive quotidianamente, strumenti concreti, introspettivi, culturali, che al momento attuale diventano risorse; o come, al tempo stesso, possono far emergere un maggior senso di fragilità e precarietà».
«Scoprirete le storie di Clizia, Mattia, Camilla, Simone, Sara e Fabio – ha scritto il rettore Paolo Mancarella – in questo volume di una collana che arriva in un momento molto difficile per tutti noi e che, proprio attraverso di loro, vuole rendervi partecipi di bellissime lezioni di vita, di dignità, di determinazione, oggi particolarmente utili per tutti noi».
Il commento finale, che di volta in volta coinvolgerà i componenti del Comitato Scientifico sulla base delle rispettive competenze, è stato affidato in questo caso a Maria Antonella Galanti, con la riflessione intitolata Distanza e vicinanza in tempi di pandemia. «Le nuove paure legate alla situazione attuale – ha scritto – hanno determinato nuove frontiere di egoismo e cioè la tendenza a mettere il proprio punto di vista al primo posto e la parallela incapacità di comprendere il punto di vista dell’altro. Per fortuna, però, stanno nascendo anche nuove forme di solidarietà e di ridefinizione delle gerarchie di importanza tra i desideri e i bisogni. Questo libro inaugura una collana che ha come suo fine quello di attraversare le differenze tra le persone, per riconoscersi simili e vicini nella fragilità di ciascun essere umano». (S.B.)
Per ogni ulteriore informazione e approfondimento: comunicazione@unipi.it.
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