Contributi in linea con la Convenzione ONU e la Strategia Europea

In linea con quanto sottolineato dal Comitato ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, secondo cui gli Stati dovrebbero garantire alle organizzazioni rappresentative di persone con disabilità «stabile accesso a fondi nazionali, per sostenerne le attività, per non limitarne la capacità di stabilire strutture organizzative sostenibili» e anche basandosi sulla Strategia Europea per i Diritti delle Persone con Disabilità, la Giunta della Regione Lombardia ha approvato uno stanziamento straordinario di 200.000 euro a favore delle Federazioni LEDHA e FAND Lombardia
Equality disabled persons
Una realizzazione grafica americana dedicata al diritto all’uguaglianza e alle pari opportunità per le persone con disabilità

Tramite una Delibera prodotta nel luglio scorso, la Giunta della Regione Lombardia ha approvato uno stanziamento di 200.000 euro a favore della LEDHA, la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità che costituisce la componente lombarda della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), e della FAND Regionale (Federazione tra le Associazioni Nazionali di Persone con Disabilità), quale «contributo straordinario per il lavoro svolto […] in qualità di Federazioni sia per le Associazioni aderenti, con l’impegno a essere interlocutori con particolare riguardo a tutte le persone con disabilità prive di altri riferimenti associativi».

«La Delibera – come si legge in una nota diffusa dalla LEDHA – richiama la Strategia Europea per i Diritti delle Persone con Disabilità e la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità e fa riferimento al “ruolo fondamentale”  riconosciuto alle Associazioni delle persone con disabilità e delle loro famiglie, sostenendone la capacità rappresentativa, l’empowerment e garantendo il coinvolgimento e la partecipazione attiva delle stesse ai diversi processi decisionali».

Nello specifico, il contributo rientra all’interno di quanto previsto dal Commento Generale n. 7 del Comitato ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, riguardante gli articoli 4.3 e 33.3 della citata Convenzione ONU, in cui si afferma che gli Stati dovrebbero garantire alle organizzazioni rappresentative di persone con disabilità «stabile accesso a fondi nazionali, per sostenerne le attività ed evitare situazioni in cui debbano fare affidamento solo su fonti esterne, ciò che ne limiterebbe la capacità di stabilire strutture organizzative sostenibili».
«Questo – ha commentato Walter Ferrari, neoletto presidente della FAND Lombardia – anche in considerazione del fatto che le due Federazioni sono nate per promuovere e difendere i diritti delle persone con disabilità e che, oggi più che mai, operano per rimuovere qualsiasi ostacolo che ne impedisca la piena inclusione sociale, oltre a partecipare al coordinamento delle politiche e delle iniziative nei settori della previdenza, dell’assistenza, dell’istruzione, della sanità, della sicurezza, dell’abbattimento delle barriere architettoniche e sensoriali, della comunicazione, dello sport e, non ultimo del collocamento al lavoro».
«Ci auguriamo che questo riconoscimento – dichiara dal canto suo Alessandro Manfredi, presidente della LEDHA – porti a riconsiderare la nostra presenza fra le Associazioni più rappresentative previste dalla Legge Regionale 1/08 [“Testo unico delle leggi regionali in materia di volontariato, cooperazione sociale, associazionismo e società di mutuo soccorso”, N.d.R.]». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@ledha.it (Ilaria Sesana).

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