Altri commenti a quella Sentenza sulla scuola del TAR del Lazio

«Auspichiamo che questa Sentenza sia l’occasione per un confronto davvero costruttivo con il Ministero, per giungere alla normativa che da tempo attendiamo nel rispetto delle tutele di tutti»: è quanto viene dichiarato dal CoorDown, rispetto a quella Sentenza con cui il TAR del Lazio ha sostanzialmente annullato il Decreto Interministeriale che aveva fissato i nuovi modelli di PEI (Piano Educativo Individualizzato) per gli alunni e le alunne con disabilità e le relative Linee Guida. Il CoorDown era stata una delle organizzazioni che erano ricorse al TAR del Lazio, per ottenere tale Sentenza

Aula di scuola con molti alunni«Non ci sarà alcun caos normativo»: lo si legge in una nota diffusa dal CoorDown (Coordinamento Nazionale Associazioni delle Persone con Sindrome di Down), a proposito della Sentenza con cui il Tribuinale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio nei giorni scorsi ha sostanzialmente annullato il Decreto Interministeriale 182/20, che aveva fissato i nuovi modelli di PEI (Piano Educativo Individualizzato) per gli alunni e le alunne con disabilità e le relative Linee Guida [di tale Sentenza si legga già ampiamente sulle nostre pagine, N.d.R.]. «Semplicemente – si legge ancora nella nota – si ritorna ai modelli di PEI usati fino allo scorso anno scolastico e alla centralità della famiglia nelle decisioni che riguardano gli alunni e le alunne. Si attendono le decisioni del Ministero, ma a seguito dell’annullamento del Decreto, si applica la normativa previgente che insegnanti e dirigenti conoscono bene essendo stata applicata fino al giugno scorso».
Insieme ad altre Associazioni, il CoorDown era stato tra coloro che avevano presentato il ricorso al TAR del Lazio, che ha portato alla recente Sentenza, oltre a promuovere, sempre insieme ad altre organizzazioni, il Comitato #NoEsonero, contro il citato Decreto 182/20.
«Il lavoro delle Associazioni ricorrenti e del Comitato #NoEsonero – aggiungono dal CoorDown – per una scuola a misura di tutti non finisce qui. Auspichiamo che questa Sentenza sia l’occasione per un confronto davvero costruttivo con il Ministero, per giungere alla normativa che da tempo attendiamo nel rispetto delle tutele di tutti». (S.B.)

A questo link è disponibile il testo integrale della nota diffusa dal CoorDown di cui si parla nel presente testo. Per ulteriori informazioni: ufficiostampa@coordown.it (Martina Fuga).

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