Approvato un emendamento in favore dei lavoratori fragili

Interventi rapidi e risolutivi per la salvaguardia della salute e dell’occupazione dei lavoratori e delle lavoratrici con gravi patologie e disabilità, erano stati chiesti in diverse occasioni, quest’anno, dalla Federazione FISH, che ora esprime favore per l’emendamento approvato ieri alla Commissione Affari Sociali della Camera, in sede di discussione per la conversione in Legge del “Decreto Legge Green Pass”, che estende fino al 31 dicembre prossimo le tutele per i lavoratori fragili. il testo dell’emendamento dovrà ora naturalmente passare al vaglio dell’Aula di Camera e Senato

Particolare di persona in carrozzina con un computer sulle gambeInterventi rapidi e risolutivi per la salvaguardia della salute e dell’occupazione dei cosiddetti lavoratori fragili, ovvero dei lavoratori e delle lavoratrici con gravi patologie e disabilità, erano stati chiesti in diverse occasioni, quest’anno, dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), come riferito anche su queste pagine (a questo e a questo link).
Ora la stessa FISH esprime favore per l’emendamento avanzato dai deputati Lisa Noja e Massimo Ungaro, approvato ieri alla Commissione Affari Sociali della Camera, in sede di discussione per la conversione del Decreto Legge 111/21 (Misure urgenti per l’esercizio in sicurezza delle attività scolastiche, universitarie, sociali e in materia di trasporti), meglio noto come “Decreto Green Pass”, emendamento che estende fino al 31 dicembre prossimo quelle tutele per i lavoratori fragili.

Questo significa in sostanza la possibilità – fino al 31 dicembre appunto – per tutti i lavoratori pubblici e privati, portatori di handicap grave, con certificazione rilasciata dai competenti organi medico-legali ai sensi della Legge 104/92, attestante una condizione di rischio derivante da immunodepressione o da esiti da patologie oncologiche o dallo svolgimento di relative terapie salvavita, di assentarsi dal lavoro, vedendosi equiparata la suddetta assenza al ricovero ospedaliero, con esclusione del periodo di assenza dal computo del periodo di comporto. Ciò segnatamente nei casi in cui la prestazione di lavoro non possa essere resa in modalità di “lavoro agile” (smart working), anche attraverso l’assegnazione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definite dai contratti collettivi vigenti, o lo svolgimento di specifiche attività di formazione professionale anche da remoto.
Per essere ora approvato in via definita, il testo dell’emendamento dovrà naturalmente passare al vaglio dell’Aula sia alla Camera che al Senato (in seconda lettura).

«Riteniamo anche questo un buon risultato per il quale la nostra Federazione e le Associazioni ad essa aderenti si sono impegnate – commentano dalla FISH – sempre augurandoci per altro di vedere presto dar corso a quelle misure di sistema sul lavoro delle persone con disabilità, tema su cui non finiremo mai di batterci». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@fishonlus.it (Gaetano De Monte).

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