Promosso dall’INU (Istituto Nazionale di Urbanistica), dall’URBIT (Urbanistica Italiana) e dalla Camera di Commercio di Genova, che in tal senso ha messo a disposizione in buoni libri e/o dispositivi un montepremi complessivo di 5.000 euro, oltreché avvalendosi della collaborazione del Ministero della Cultura, del CNR e di CERPA Italia (Centro Europeo di Ricerca e Promozione dell’Accessibilità), il Premio città accessibili a tutti è destinato a tesi di laurea magistrale, nonché a ricerche e studi aventi carattere innovativo, sulle tematiche dell’accessibilità a trecentosessanta gradi, realizzati, nella fattispecie dell’edizione di quest’anno, tra il 1° aprile 2020 e il 30 settembre scorso.
«L’interesse – spiegano i promotori dell’iniziativa – è stato rivolto in particolare alle parti urbane (centri storici, quartieri periferici, spazi pubblici, edifici) e alle dimensioni vaste (città, ambiti rurali, territori), considerando le limitazioni imposte alla vitalità e reciprocamente alla qualità della vita delle persone che sono prodotte da barriere fisiche, sensoriali, percettive, intellettive e di genere, ma anche culturali, sociali ed economiche».
«L’attenzione ai due contesti indicati – aggiungono – è motivata dalla convinzione che la vitalità di luoghi e spazi pubblici è un carattere imprescindibile dell’accessibilità/inclusione sociale, ma è anche un’urgenza di quell’indispensabile ripensamento imposto dalle conseguenze della pandemia. L’emergenza sanitaria, infatti, ha messo fortemente in discussione proprio la vitalità, determinandone ampie crisi dai contorni socioeconomici e sanitari frequentemente drammatici. A tal proposito sono note le condizioni di sofferenza “vissute” dall’accessibilità dei luoghi connotati dalla presenza delle cosiddette “attività miste” (commercio, artigianato, ristorazione, cultura, intrattenimento, tempo libero ecc.), che hanno innescato un degrado delle relazioni e dell’attrazione, tale da mettere in discussione i tradizioni ruoli di città e territori, comprese le loro condizioni di accessibilità».
Al concorso hanno partecipato venti lavori, provenienti da diverse Università ed Enti del nostro Paese, valutati da una commissione composta da Giordana Castelli del CNR, Maurizio Caviglia della Camera di Commercio di Genova, Piera Nobili di CERPA Italia e Iginio Rossi dell’INU.
Rimandando i Lettori e le Lettrici al box in calce, dove segnaliamo i vincitori dei vari premi, ricordiamo qui che nel pomeriggio del 19 novembre (ore 14.30-17.30) è in programma online la cerimonia conclusiva, all’interno della manifestazione Urbanpromo Progetti per il Paese, il tutto seguito dalla tavola rotonda denominata Il contributo dell’accessibilità a 360° e dell’inclusione sociale alla vitalità urbana, che costituirà una preziosa occasione per interrogarsi su come le politiche e le strategie riguardanti l’accessibilità intesa a trecentosessanta gradi e l’inclusione sociale possano aiutare quell’incremento della vitalità così necessario alla rigenerazione urbana. (S.B.)
Per partecipare all’incontro del 19 novembre di cui si parla nella presente nota, accedere a questo link. Per informazioni: Iginio Rossi (iginio.rossi49@gmail.com).
Il Premio città accessibili a tutti 2021
° Sezione Tesi Dimensioni vaste, Primo premio:
Miriana Villari (Università di Catania, Facoltà di Ingegneria Civile e Architettura)
Titolo: Sviluppo di una metodologia di indagine immobiliare della città pubblica catanese in un’ottica di promozione della deep renovation.
° Sezione Tesi Dimensioni vaste, Secondo premio:
Elena Persico (Politecnico di Milano, Facoltà di Architettura)
Titolo: A ride through four lanscapes. Creating urban green infrastructure by regenerating the old Piacenza railway route.
° Sezione Tesi Parti urbane, Primo premio:
Marco Proietti (Università La Sapienza di Roma, Facoltà di Architettura)
Titolo: Vivere la strada come spazio pubblico. Tactical urbanism con la partecipazione della comunità per spazi stradali sperimentali.
° Sezione Tesi Parti urbane:
Andrea Cervi (Capogruppo) e Veronica Cardullo (Politecnico di Milano, Facoltà di Architettura)
Titolo: Bergamo inclusiva. Una visione olistica dei telai urbani tra Stazione FS e Colle Aperto.
° Sezione Ricerca e Studio Dimensioni vaste:
Enrichetta Alimena
Titolo: Il movimento delle persone con disabilità motorie negli anni ’70 (di questo studio «Superando.it ha pubblicato qualche tempo fa un’ampia sintesi a questo link).
° Sezione Ricerca e Studio Parti urbane:
Sabrina Sacco (Capogruppo) e Marianna Cesaritti, Mara Degiorgi, Giulia Di Perna
Titolo: REC. Rigenerazione eco-sistemica per Colleferro.