«Il business inclusivo – ovvero la fornitura di beni e servizi inclusivi alle persone in condizioni vulnerabili su base commercialmente sostenibile, rendendole parte della catena del valore delle aziende – è una delle tendenze emergenti più promettenti per il futuro, in quanto ci permetterà di risolvere bisogni sociali e, allo stesso tempo creare soluzioni profittevoli e opportunità per tutti»: partirà da questo assunto di base l’evento denominato Il business inclusivo come opportunità di valore condiviso. Soluzioni di business a partire dai bisogni sociali, promosso per il 2 dicembre (ore 9-16.30) dalla Fondazione Centro Studi ENEL (ENEL Foundation) e che verrà trasmesso in diretta streaming dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, tenendosi in inglese, italiano, spagnolo e LIS (Lingua dei Segni Italiana).
Rimandando i Lettori e le Lettrici al programma completo dell’incontro (disponibile a questo link), e ricordando che in apertura sono previsti tra gli altri i saluti istituzionali di Alessandra Todde, viceministra dello Sviluppo Economico, segnaliamo che tra i partecipanti vi saranno anche Vincenzo Falabella, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e Roberto Romeo, vicepresidente della FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità).
«Come FISH – sottolinea Falabella, anticipando i contenuti del proprio intervento all’evento del 2 dicembre – siamo consapevoli che da un punto di vista legislativo molto è stato fatto e che gli strumenti per l’inserimento nel mondo del lavoro delle persone con disabilità esistono già, allo stesso tempo, però, è sempre più necessario coinvolgere le stesse persone con disabilità, insieme ai rispettivi organi di rappresentanza, al fine di ottenere il pieno e totale riconoscimento dei loro diritti. In tal senso bisogna porre le persone con disabilità al centro degli interventi, considerando la spesa per la disabilità non più come un onere, né come un semplice costo economico ma come un vero e proprio investimento, sia da parte degli enti pubblici che delle aziende private».
«La clientela con disabilità – aggiunge – spesso deve lamentare problemi di accessibilità e gestibilità nell’accesso a beni e servizi, così come deve sovente affrontare ostacoli economici nell’utilizzo di determinati servizi. Le aziende, pertanto, devono considerare i criteri di accessibilità per tutte le forme di disabilità sin dalla fase iniziale di progettazione dei vari beni e servizi. E devono inoltre dotarsi di “responsabili della disabilità”, figure professionali in grado di valutare tutte le esigenze necessarie da un lato per l’azienda, dall’altro dei lavoratore o delle lavoratrici con disabilità, per consentirne un effettivo e positivo inserimento». (S.B.)
Per informazioni e per registrarsi all’evento del 2 dicembre: inclusivebusiness@eneleventi.live.