«È arrivato oggi a compimento un lungo percorso che ci ha visti impegnati negli anni come protagonisti, e che potrà permettere alle persone con disabilità l’accesso a vari servizi, consentendo loro di compiere un importante passo avanti rispetto all’inclusione nella vita sociale della comunità»: lo ha dichiarato Vincenzo Falabella, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), durante la conferenza stampa presso la Presidenza del Consiglio, nel corso della quale è stata presentata la Disability Card, tessera che permetterà un più facile accesso alle persone con disabilità ai servizi, nonché la riduzione della burocrazia, in un regime di reciprocità con gli altri Paesi dell’Unione Europea.
Alla “storia” di tale strumento abbiamo dedicato ieri, sulle nostre pagine, la ricognizione di un percorso avviato sin dal 2013, con la Strategia dell’Unione Europea sulla Disabilità 2010-2020 e che sin dagli inizi ha visto la FISH e l’altra Federazione FAND (Federazione tra le Associazioni delle Persone con Disabilità) lavorare a fondo, con l’obiettivo di potere attivare la Card anche nel nostro Paese.
A presiedere l’incontro è stata la ministra per le Disabilità Erika Stefani, che nel riconoscere l’azione determinante delle Federazioni FISH e FAND, ha sottolineato che «la Disability Card semplificherà la vita e l’accesso ai servizi alle persone con disabilità, consentendo loro anche di accedere in maniera agevolata a beni e servizi, quando volta per volta saranno attivate le convenzioni con le aziende e gli enti pubblici».
«Si tratta di un progetto aperto – ha concluso -, a compimento di un lungo percorso che ci ha visti impegnati nel condurre in porto un’operazione fortemente attesa, che necessitava di essere concretizzata quanto prima e che ci fa guardare al mondo delle disabilità non più con uno sguardo pietistico, ma come un universo che è parte integrante della nostra società».
A questo punto, comprensibilmente, resta da capire quando concretamente le persone potranno disporre della Disability Card. A parlarne, durante la presentazione, è stato Pasquale Tridico, presidente dell’INPS, poiché dovrà essere proprio l’Istituto, come stabilito da un Decreto Ministeriale del novembre 2020, a curare la realizzazione e la distribuzione del nuovo strumento nel nostro Paese, che riguarderà quasi 4 milioni di persone. «Dal momento in cui il relativo Decreto entrerà in vigore in Gazzetta Ufficiale – ha spiegato Tridico – e dopo altri accorgimenti tecnici, dal 2022 si potrà richiedere la Disability Card tramite il sito dell’INPS attraverso una semplice procedura».
«Abbiamo lavorato in sintonia con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – ha ulteriormente ricordato in conclusione Falabella -, e poi in seguito anche con il Ministero per le Disabilità e con la Presidenza del Consiglio, in veste di sponsor dell’iniziativa, con l’obiettivo di poter attivare la Carta anche nel nostro Paese, conducendo una rilevazione preliminare al progetto, per tentare da un lato di descrivere i benefìci più diffusi e i percorsi adottati per riconoscerli, dall’altro per iniziare, assieme ai vari partner, a delineare il funzionamento e le opportunità della Carta, le ricadute pratiche e le necessità operative. In tal senso avevamo realizzato uno specifico sito web, attualmente in fase di aggiornamento, e promosso un pubblico evento di presentazione alla fine del 2017. Oggi, quindi, possiamo ritenerci doppiamente soddisfatti, perché la Disability Card è diventata una realtà anche grazie al nostro impegno». (S.B.)
Per ogni ulteriore informazione e approfondimento: ufficiostampa@fishonblus.it (Gaetano De Monte).
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