Congedi parentali, fondo per la continuità di erogazione per l’assegno di mantenimento per genitori separati o divorziati, aiuti ai lavoratori con disturbo dello spettro autistico in start-up sociali e da ultime, ma non certo ultime, visto anche quanto spazio abbiamo dovuto dedicare nei mesi scorsi a tale questione, le attività lavorative svolta da persone percettrici di assegno di invalidità civile parziale (74-99%): sono questi gli àmbiti contenenti una serie di novità per le persone con disabilità e le loro famiglie nella Legge 215/21, che ha convertito il Decreto Legge 146/21 (Misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili), meglio noto come “Decreto Fisco e Lavoro”.
A tali temi il Centro Studi Giuridici HandyLex dedica un approfondimento di cui suggeriamo senz’altro la consultazione ai Lettori e alle Lettrici (a questo link).
Nello specifico delle attività lavorative per coloro che hanno diritto all’assegno di invalidità civile parziale, vale la pena ricordare che la norma introdotta dal “Decreto Fisco Lavoro” ha modificato il tanto discusso Messaggio n. 3495 prodotto in precedenza dall’INPS, risultato per ottenere il quale si erano battute con forza varie organizzazioni di persone con disabilità, tra cui in particolare le Federazioni FISH e FAND (se ne legga anche sulle nostre pagine). (S.B.)
Ricordiamo ancora il link al quale è disponibile l’approfondimento del Centro Studi Giuridici HandyLex di cui si parla nella presente nota.
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