Nella parte dedicata ai concorsi pubblici, ìl Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Decreto Legge 77/21, convertito nella Legge 108/21) ha previsto che nei bandi di gara siano indicati come requisiti necessari e, in aggiunta, come requisiti premiali dell’offerta, una serie di criteri orientati verso gli obiettivi di parità e anche alcune disposizioni volte a favore le pari opportunità generazionali e di genere e quelle per l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità.
Le relative Linee Guida sono state rese note il 7 dicembre scorso, tramite un Decreto del Ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia e del Ministro per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, di concerto con il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili nonché con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Ministro per le Disabilità.
A tali Linee Guida il Centro Studi Giuridici HandyLex dedica un approfondimento, di cui suggeriamo senz’altro la consultazione (a questo link), ove si ritiene tra l’altro «di rilievo la previsione in forza della quale saranno direttamente applicabili, senza necessità di espressa previsione nei singoli bandi di gara, alcune disposizioni volte a impegnare le aziende ad affrontare in modo trasparente l’analisi del proprio contesto lavorativo attraverso la presentazione della dichiarazione e relazione circa il rispetto delle norme che disciplinano il diritto al lavoro delle persone con disabilità».
Si aggiunge quindi che «l’importanza di tali documenti per dare concretezza e fattiva realizzazione alle misure di tutela cui le Linee Guida mirano, la si comprende dall’esame delle conseguenze derivanti dalla loro omissione o dalla loro mancata comunicazione». (S.B.)
Ricordiamo ancora il link al quale è disponibile l’approfondimento del Centro Studi Giuridici HandyLex.