Composto da dieci donne provenienti da tutta Europa, rappresentanti di diversi gruppi di donne con disabilità, il Comitato Donne dell’EDF (Forum Europeo sulla Disabilità), lavora per integrare la dimensione di genere in tutte le politiche e i documenti prodotti dal Forum stesso, oltreché per sensibilizzare sulla condizione delle donne e delle ragazze con disabilità, lavorando per la loro inclusione nella società.
Esattamente un anno fa, il Comitato ha fissato i punti di azione per il 2021, assecondando il proprio Piano Triennale 2019-2021, in un anno, come quello appena passato, rivelatosi particolarmente intenso, pur dovendo fare i conti con la pandemia, che ha costretto a lavorare per lo più da remoto, a partire dallo svolgimento delle due riunioni tra le componenti dell’organismo, svoltesi in maggio e in dicembre.
Per quanto riguarda le attività promosse, vanno innanzitutto ricordati i tre webinar organizzati il primo in collaborazione con l’IDA (International Disability Alliance), il secondo ancora con l’IDA e con l’organizzazione Women Enabled International e il terzo insieme a CERMI Women’s Foundation.
Si tratta rispettivamente dell’incontro del 10 maggio sull’utilizzo dei Protocolli Opzionali della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità e della Convenzione ONU sull’eliminazione di tutte le forme di violenza contro le donne (CEDAW), per tutelare i diritti delle donne e delle ragazze con disabilità. Il 30 giugno, poi, l’incontro sul tema Le femministe con disabilità prendono la parola (“Feminists with disabilities take the floor”), quale evento collaterale del Generation Equality Forum. E infine, il 1° dicembre, il webinar su Donne e ragazze con disabilità di fronte alla tratta e allo sfruttamento sessuale.
Tra i documenti prodotti dal Comitato vanno citati in primo luogo quello di sintesi sulla violenza contro le donne e le ragazze con disabilità nell’Unione Europea (10 maggio 2021) e l’elaborazione della dichiarazione prodotta dall’EDF, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre. Ma anche la partecipazione, con le relative comunicazioni, alle consultazioni della Commissione Europea sulla violenza contro le donne; ai lavori del GREVIO, il Gruppo di esperti indipendenti responsabile del monitoraggio dell’attuazione della Convenzione di Istanbul (Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica), in relazione alla raccomandazione generale di quest’ultimo riguardante la componente digitale sulla violenza contro le donne; al “relatore speciale” (Special Rapporteur) delle Nazioni Unite sui diritti alla salute sessuale e riproduttiva; all’Ente delle Nazioni Unite per l’Uguaglianza di Genere e l’Empowerment delle donne (UN Women), in riferimento all’iniziativa di quest’ultimo sui marcatori di disabilità.
A livello quindi di informazione, sensibilizzazione e supporto, il Comitato ha creato lo scorso anno una specifica pagina web, riguardante la citata Convenzione CEDAW, con l’aggiornamento di una guida rivolta alle organizzazioni di persone con disabilità per l’impegno su tale Convenzione, oltre a sostenere le organizzazioni aderenti all’EDF di quattro Paesi (Danimarca, Ungheria, Italia e Svezia), per il lavoro di revisione richiesto da parte del Comitato delle Nazioni Unite per l’eliminazione della discriminazione contro le donne.
E da ultime, ma non ultime, sono state diffuse nel corso del 2021 ben dieci newsletter, significativamente intitolate «La voce del Comitato Donne dell’EDF» («EDF Women’s Voice»).
Non restano che da ricordare in conclusione le dieci donne che fanno parte dell’organismo, in cui il nostro Paese è rappresentato da Luisella Bosisio Fazzi, a nome del FID (Forum Italiano sulla Disabilità). Le altre componenti sono Ana Peláez Narváez (vicepresidente dell’EDF), in rappresentanza del CERMI (Comitato Spagnolo di Rappresentanti delle Persone con Disabilità); Catherine Naughton (direttrice esecutiva dell’EDF); Pirkko Mahlamaki del Forum Finlandese sulla Disabilità; Foteini Zafeiropuolou della Confederazione Nazionale Greca delle Persone con Disabilità; Guadalupe Morales Cano dell’ENUSP (Rete Europea degli (ex-) Utenti e Sopravvissuti alla Psichiatria); Jenny Nilson dell’Unione Europea Sordi; Luminita Caldaras di Inclusion Europe; Monique Post di Autism-Europe; Zara Todd dell’ENIL (Rete Europea sulla Vita Indipendente). (S.B.)