Non è certamente il clima migliore quello con cui oggi, 4 marzo, si è alzato il sipario a Pechino sulla tredicesima edizione dei Giochi Paralimpici Invernali. La scelta del Comitato Paralimpico Internazionale di escludere gli atleti russi e bielorussi, seppur comprensibile vista la tensione di questi giorni, ha finito col gettare addosso agli atleti stessi le responsabilità dei loro Governi scellerati.
I valori dello Sport, del resto, sono quelli della fratellanza, della solidarietà e della competizione positiva. Basti pensare che nel mondo antico, durante le Olimpiadi, si fermavano persino le guerre, grazie a quella che veniva definita “tregua olimpica”: concetti ampiamente espressi anche dal presidente del Comitato Paralimpico Internazionale Andrew Parsons oggi nel suo discorso inaugurale.
Sono comunque certa del fatto che i nostri trentadue magnifici atleti azzurri, capitanati dal portabandiera Giacomo Bertagnolli, sapranno emozionarci fino al 13 marzo con le loro gesta atletiche e, al tempo stesso, essere messaggeri di pace. Tutta Italia, me compresa, non farà mancare il supporto alla Delegazione Azzurra e al presidente del Comitato Paralimpico Italiano Luca Pancalli, cui va il nostro più grande in bocca al lupo.
Grandi atleti a Pechino e messaggeri di pace
«Non è certo il clima migliore – scrive Giusy Versace, deputata e già atleta paralimpica – quello con cui si è alzato il sipario a Pechino sui XIII Giochi Paralimpici Invernali. La scelta del Comitato Paralimpico Internazionale di escludere gli atleti russi e bielorussi, seppur comprensibile vista la tensione di questi giorni, ha finito col gettare addosso agli atleti stessi le responsabilità dei loro Governi scellerati. Sono comunque certa del fatto che i nostri 32 magnifici atleti azzurri sapranno emozionarci con le loro gesta atletiche e, al tempo stesso, essere messaggeri di pace»