Prestigioso riconoscimento internazionale all’ABC e al “modello Sardegna”

È con particolare piacere che vedremo domani, 1° aprile, l’ABC (Associazione Bambini Cerebrolesi) partecipare a Bruxelles alla finale delle sei migliori buone prassi nella categoria “Innovazione dei Servizi Sociali” degli “European Social Service Awards 2021”, veri e propri “Oscar per il sociale”. L’ABC, infatti, è stata “nominata” per le sue iniziative di sostegno alle persone con disabilità e alle loro famiglie, che puntano da anni a superare ogni forma di istituzionalizzazione, e in particolare per l’esperienza del cosiddetto “modello Sardegna”, basato sulla co-progettazione presonalizzata

European Social Awards 2021È con particolare piacere che vedremo domani, 1° aprile, l’ABC (Associazione Bambini Cerebrolesi) partecipare a Bruxelles alla finale delle sei migliori buone prassi nella categoria Social Service Innovation (“Innovazione dei Servizi Sociali”) degli European Social Service Awards 2021, veri e propri “Oscar per il sociale”, già programmati per il 3 dicembre dello scorso anno, in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, ma poi rinviati a causa della crescita dei contagi da Covid in Belgio.
L’ABC, infatti, è stata “nominata” per le sue iniziative di sostegno alle persone con disabilità e alle loro famiglie, che puntano da anni a superare ogni forma di istituzionalizzazione, e in particolare per l’esperienza del cosiddetto “modello Sardegna”, basato sulla co-progettazione presonalizzata. A farlo è stata la giuria internazionale dell’European Social Network, comunità professionale con più di centocinquanta Autorità Pubbliche a livello locale, regionale e nazionale e organizzazioni responsabili dei servizi sociali provenienti da 35 Paesi, in rappresentanza di più di un milione di professionisti in tutta Europa e non solo.

«Non importa se vinceremo o meno – sottolinea Marco Espa, presidente nazionale dell’ABC, presente in questi giorni a Bruxelles -: per noi, infatti, essere stati valutati e scelti da una giuria internazionale di professionisti del sociale, tra centinaia e centinaia di buone prassi di tutta Europa, è già una grande vittoria nostra e dei nostri figli, la nostra strenua resilienza contro ogni forma di istituzionalizzazione, per fare in modo che le persone con disabilità, sostenute da adeguate politiche pubbliche, possano vivere in mezzo agli altri, ciò che sta diventando una necessità per tutta l’Europa, non solo per l’Italia, e che la nuova Legge Delega in materia di disabilità [Legge 227/21, N.d.R.], approvata all’unanimità dal Parlamento, sostiene nella sua impostazione».

«Tutto questo – aggiunge Francesca Palmas del Centro Studi e Ricerche dell’ABC – non è possibile disgiungerlo dalla travolgente esperienza del movimento delle persone con disabilità e delle Istituzioni sarde che dal 2000 ad oggi hanno sostenuto quello che abbiamo chiesto con forza e co-progettato, ovvero il cosiddetto “modello Sardegna” di sostegno alle persone con disabilità e alle loro famiglie, incompatibili con forme di istituzionalizzazione, con oltre 2 miliardi di euro investiti complessivamente fino ad oggi (180 milioni solo quest’anno) e con decine di migliaia di progetti personalizzati in tutto il territorio (fino a 60.000 euro a persona), che sempre più diventano modello generale per le politiche a sostegno delle persone con disabilità».
Proprio recentemente, tra l’altro, avevamo affidato alle parole della stessa Francesca Palmas un aggiornamento sul citato “modello Sardegna”, quale esempio di prassi virtuosa. (S.B.)

A questo link è disponibile un video di circa 25 minuti, realizzato dall’ABC (con sottotitoli in inglese), con storie di persone con disabilità e delle loro famiglie. Per ulteriori informazioni: abc@abcitalia.org.

La motivazione della “nomination” ad ABC Italia
Cura della comunità: il “modello Sardegna”
Con questo programma, ABC Italia promuove servizi a domicilio per le persone con disabilità e le loro famiglie, personalizzati e coprodotti con i servizi del territorio, per prevenire i collocamenti nelle strutture istituzionali. istituzioni. Il programma prevede la progettazione di programmi di sostegno individualizzati per più di 40.000 persone all’anno. In tempi di Covid, il modello si è dimostrato vincente nell’abbassare drasticamente il tasso di istituzionalizzazione, migliorando i servizi socio-sanitari che creano sviluppo sociale ed economico basato su interventi personalizzati e coprodotti per le popolazioni vulnerabili. Pertanto, questo progetto dimostra che l’investimento nell’assistenza comunitaria fornisce non solo una qualità superiore dei servizi, ma anche che la sua gestione può essere più conveniente rispetto ai modelli istituzionali.

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