Sono state presentate nei giorni scorsi le indicazioni sulla somministrazione della seconda dose di richiamo, ovvero della quarta dose, del vaccino anti-Covid, fissate in una Circolare firmata congiuntamente dal Ministero della Salute, dall’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) e dall’ISS (Istituto Superiore di Sanità), disponibile a questo link, ove si elencano le categorie di popolazione per le quali essa è raccomandata, purché sia trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla prima dose di richiamo (terza dose del vaccino).
Si tratta delle persone di età uguale o superiore a 80 anni, «degli ospiti dei presìdi residenziali per anziani», come si legge nella Circolare, nonché delle «persone con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti di età uguale o superiore a 60 anni».
Rispetto a quest’ultima categoria, è una specifica tabella allegata alla Circolare a menzionare di chi si parla, con tutte le relative patologie di riferimento, oltre a ogni persona con disabilità grave ai sensi della Legge 104/92 (articolo 3, comma 3) e anche alle persone con sindrome di Down.
Tutte queste persone, dunque, vengono invitate a sottoporsi alla quarta dose del vaccino anti-Covid, nel caso, naturalmente, abbiano un’età uguale o superiore ai 60 anni, come è opportuno ribadire. (S.B.)