Uno degli argomenti più discussi durante l’incontro tenuto nei giorni scorsi dall’Ufficio di Presidenza dell’Intergruppo sulla Disabilità del Parlamento Europeo, voluto per definire le prossime linee di azione e per discutere il programma di lavoro 2022-2024, è stato segnatamente l’impatto della guerra in Ucraina su adulti e bambini/bambine con disabilità.
All’incontro, presieduto dall’eurodeputata Radka Maxová, era stato invitato anche Yannis Vardakastanis, presidente dell’EDF, il Forum Europeo sulla Disabilità, insieme agli altri componenti del Comitato Esecutivo del Forum stesso, per fornire un aggiornamento sulle proprie priorità e sul lavoro svolto rispetto all’Ucraina, sia riguardo alle persone con disabilità rimaste nel Paese, sia a quelle che sono riparate in altri Stati. Un tema, questo, di cui avevamo già riferito nei giorni scorsi anche sulle nostre pagine.
Per quanto concerne dunque le azioni immediate, l’Ufficio di Presidenza dell’Intergruppo ha discusso proposte quali l’invio di una serie di Interrogazioni scritte alla Commissione Europea, la produzione di lettere da spedire ai Governi Nazionali dell’Unione, per invitarli a sostenere i rifugiati con disabilità, la richiesta di un’audizione pubblica sulle persone con disabilità in sede di Commissione Permanente per l’Occupazione e gli Affari Sociali (EMPL) e/o di Commissione Permanente per le Libertà Civili, la Giustizia e gli Affari Interni (LIBE) del Parlamento Europeo, nonché la promozione di un evento pubblico, invitando le organizzazioni ucraine di persone con disabilità e delle loro famiglie a prendervi la parola.
Tra gli altri temi dell’incontro, come già accennato, è stato presentato il Piano di Lavoro 2022-2024, concentrando le aree di lavoro dello stesso sulla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità e sulla Strategia Europea sulla Disabilità 2021-2030, oltreché, più in generale, sui diritti umani (gioventù, uguaglianza di genere, istruzione, intersezionalità, protezione, partecipazione politica), sulle sfide dell’Unione Europea nel quadro delle politiche in materia di rifugiati, del Covid, dei fondi europei e delle transizioni verdi e digitali, nonché sulle politiche sociali, sull’accessibilità e la libera circolazione.
I componenti dell’Ufficio di Presidenza dell’Intergruppo hanno anche discusso su come dare maggiore visibilità e aumentare l’impatto delle azioni dell’Intergruppo stesso, assicurandosi che l’Europarlamento rispetti i propri obblighi in quanto Pubblica Amministrazione e co-legislatore.
Di recente, tra l’altro, l’Intergruppo ha inviato una seconda lettera al “Gruppo ad Alto Livello sull’Uguaglianza di Genere e la Diversità” del Parlamento Europeo (HLG), per incoraggiarlo a lavorare maggiormente sulle questioni relative alla disabilità nel Parlamento Europeo e a diventarne membro. Già nel corso del recente incontro con Roberta Metsola, presidente del Parlamento Europeo (se ne legga anche sulle nostre pagine), i rappresentanti dell’EDF avevano espresso istanze analoghe, oltre a ribadire ancora una volta la necessità di istituire un Focal Point, ovvero un “organismo di riferimento” per l’applicazione della Convenzione ONU, sotto forma di un comitato permanente, che ne integri i princìpi in tutti i lavori parlamentari. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Alejandro Moledo (alejandro.moledo@edf-feph.org).
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