Ci siamo già occupati in varie occasioni del cortometraggio L’amante Sjögren, interpretato dagli attori Daniela Poggi e Gabriele Rossi, e realizzato da Maurizio Rigatti, per conto dell’ANIMASS (Associazione Nazionale Italiana Malati Sindrome di Sjögren), opera tra l’altro finalista nel 2016 al Festival Internazionale del Film Corto Tulipani di seta nera.
Si tratta di una storia voluta segnatamente per far conoscere al meglio e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla sindrome di Sjögren primaria sistemica, malattia infiammatoria autoimmune che colpisce nel 90% dei casi le donne, provocando secchezza degli occhi, della bocca, della pelle, degli organi genitali e dell’esofago e potendo aggredire pancreas, fegato, cuore, stomaco, l’apparato osteo-articolare e quello cardiovascolare. Essa può inoltre associarsi a malattie autoimmuni quali la tiroidite di Hashimoto, l’artrite reumatoide, il LES (lupus eritematoso sistemico), la vasculite e può degenerare in linfoma con una mortalità del 5-8%.
Si tratta di una patologia che purtroppo non è ancora inserita nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) né nel Registro Nazionale delle Malattie Rare, ciò su cui è impegnata ormai da molto tempo l’ANIMASS (Associazione Nazionale Italiana Malati Sindrome di Sjögren).
Una nuova pubblica proiezione dell’Amante Sjögren è in programma per la serata di domenica 26 giugno a Verona (Bastione San Zeno, ore 21), nell’àmbito dell’8° Festival Non c’è differenza, in corso di svolgimento nella città scaligera proprio fino al 26 del mese. (S.B.)
A questo link è liberamente visionabile il cortometraggio L’amante Sjögren. Per ulteriori informazioni: animass.sjogren@fastwebnet.it.