Citofoni e ascensori di ultima generazione non sono accessibili alle persone con disabilità visiva: a denunciarlo è l’UICI Piemonte (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), dopo avere registrato numerose segnalazioni in tal senso giunte dai propri associati. Infatti, i vecchi dispositivi con tastiera fisica, percepibile dai polpastrelli, stanno progressivamente lasciando il posto a modelli più aggiornati, dotati di tecnologia touch screen, cosicché chi non vede si trova davanti ad una lastra di vetro anonima senza alcun riferimento tattile.
«I non vedenti – spiega Franco Lepore, presidente dell’UICI Piemonte – si trovano di fronte ad una barriera sensopercettiva insormontabile, impossibilitati a svolgere azioni quotidiane banali come suonare un campanello o selezionare il piano desiderato. In altre parole, una persona con difficoltà visive non può più entrare nel proprio palazzo o raggiungere autonomamente la propria abitazione, a meno che non sia accompagnata da qualcuno».
Una premessa viene ritenuta necessaria dall’UICI Piemonte, ovvero che il problema non è culturale, ma segnatamente di tipo pratico: «Siamo infatti assolutamente favorevoli all’introduzione di prodotti innovativi e altamente tecnologici – sottolinea Lepore – anche perché le nuove tecnologie stanno consentendo a ciechi e ipovedenti di compiere azioni fino a qualche tempo fa inimmaginabili. E tuttavia i nuovi modelli di citofoni e ascensori touch screen, totalmente inaccessibili alle persone con disabilità visiva, rischiano di limitare notevolmente l’autonomia personale e la mobilità di chi non vede».
L’Associazione piemontese si rifà a questo punto a quanto stabilito dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, che è la Legge 18/09 dello Stato Italiano, e che impone l’adozione di misure appropriate per assicurare alle persone con disabilità «il migliore accesso all’ambiente fisico, ai trasporti, all’informazione e alla comunicazione». Da qui, dunque, la richiesta dell’UICI piemontese – di mantenere i pulsanti fisici sui citofoni, così da agevolarne l’utilizzo da parte dei non vedenti e, poi, l’appello a prevedere anche la numerazione in rilievo e in Braille per i pulsanti di comando degli ascensori».
«Manifestiamo sin d’ora la nostra disponibilità a lavorare insieme – conclude Lepore – per risolvere al più presto queste criticità. Abbiamo già chiesto un incontro con i rappresentanti della Regione Piemonte per discutere di questo problema, ma per il momento siamo stati inascoltati. Nel contempo, invitiamo le aziende costruttrici a contattarci al fine di individuare congiuntamente gli accorgimenti più opportuni per rendere pienamente accessibili anche i citofoni e gli ascensori di ultima generazione, nel rispetto delle normative che impongono il superamento delle barriere architettoniche e sensopercettive. Dobbiamo assolutamente evitare che le nuove tecnologie ci facciano compiere un pericoloso passo indietro rispetto alla piena inclusione delle persone con disabilità visiva». (S.B.)
Per ulteriori informazioni: comunicazione@uicpiemonte.it.