Nessun “accorpamento” tra pazienti con esigenze diverse al Gervasutta di Udine

Il timore dell’Associazione Tetra-Paraplegici del Friuli Venezia Giulia, alla luce della riorganizzazione dell’Istituto Gervasutta di Udine, era che si volessero suddividere i reparti non più in base al tipo di problema (lesione midollare, trauma cranico, ictus o infarto), ma in base alla gravità, rischiando cioè di mettere assieme persone con esigenze e peculiarità particolari, diverse le une dalle altre. Questo però non accadrà, come comunicato in un incontro con i rappresentanti delle Istituzioni Regionali e Sanitarie, cui ha partecipato anche il presidente della Federazione FAIP Falabella

Gervasutta di Udine

L’ingresso dell’Istituto di Medicina Fisica e Riabilitazione Gervasutta di Udine

Non cambierà l’organizzazione dell’Istituto di Medicina Fisica e Riabilitazione Gervasutta di Udine, come temuto dall’Associazione Tetra-Paraplegici del Friuli Venezia Giulia, dopo avere recepito una serie di voci ricorrenti: lo hanno assicurato il vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia con delega alla Sanità Riccardo Riccardi, il direttore dell’ASUFC (Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale) Denis Caporale ed Emanuele Biasutti, che sta direttamente seguendo i lavori di trasformazione in atto nella struttura udinese.
Le rassicurazioni sono arrivate nel corso di un incontro con tali rappresentanti delle Istituzioni Regionali e Sanitarie cui hanno partecipato gli esponenti della citata Associazione friulana (il presidente Stefano Lecinni, il segretario Claudio Calligaris, la fondatrice e socia onoraria Rita Turiussini e la segretaria Alessia Modestini), insieme a Vincenzo Falabella, presidente della FAIP (Federazione Associazioni Italiane di Persone con Lesione al Midollo Spinale), cui l’Associazione stessa aderisce.
Quelle voci ricorrenti, infatti, parlavano di una nuova organizzazione “verticale” che sarebbe stata attuata per il Gervasutta, senza più suddividere in reparti specifici rispettivamente le persone con lesione spinale (e in questo caso si parla di Unità Spinale), i traumatizzati cranici e coloro i quali sono colpiti da ictus o infarti, ma dividendoli in base alla gravità, rischiando cioè di mettere assieme persone con esigenze e peculiarità particolari, diverse le une dalle altre.

«Ci eravamo molto preoccupati – sottolineano infatti dall’Associazione Tetra-Paraplegici del Friuli Venezia Giulia – che una “mescolanza” del genere potesse far perdere le peculiarità dei vari reparti, perché ciascuna di quelle tipologie di pazienti ha esigenze e caratteristiche particolari. Ad esempio, noi persone con mielolesione quasi sempre abbiamo problemi vescicali, di evacuazione, di gestione dell’intestino, cardiologici, respiratori, rischi di decubito, che richiedono personale con adeguata preparazione. E così è naturalmente anche per le persone con trauma cranica, come del resto è stato scritto su fior di documenti prodotti dalle Autorità Sanitarie e fatti propri anche dalla Conferenza Stato Regioni, ribadendo la contrarietà ad accorpamenti tra patologie diverse come queste».

Durante l’incontro di cui si è detto, quindi, si è affermato con forza che «non esiste la minima volontà di disperdere il patrimonio di esperienza e capacità operativa dell’Unità Spinale e degli altri due reparti e che i tre reparti rimarranno separati come ora, con responsabili e personale specifico per tutte le tipologie di pazienti, garantendo la suddivisione degli stessi nelle camere in conformità alla stessa patologia».
Ovviando anzi ad alcune criticità del cosiddetto sistema “orizzontale”, si è affermato che in tal modo «non solo non si perderanno servizi, ma, addirittura, i posti letto aumenteranno di alcune unità, rendendo il servizio maggiormente rispondente alle esigenze del territorio, favorendo al tempo stesso la professionalizzazione del personale».

Sia il presidente della FAIP Falabella che i rappresentanti dell’Associazione friulana hanno dunque preso atto con soddisfazione di quanto comunicato e questi ultimi hanno anche reso noto che non appena vi sarà una stanza disponibile all’interno del Gervasutta, essi avranno la possibilità di svolgervi l’importante compito di informazione per persone con lesione midollari e per i loro familiari, all’insegna di una consulenza alla pari. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: segreteria@paraplegicifvg.it.

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