Sostegni anche agli enti che gestiscono servizi rivolti alla disabilità

Favore viene espresso dal Forum del Terzo Settore e dalla Federazione FISH, per le dichiarazioni della ministra per le Disabilità Stefani, riguardanti un fondo di 120 milioni di euro, nel “Decreto Aiuti ter”, per aiutare gli enti che gestiscono servizi per la disabilità a sostenere i costi dell’energia. Nei giorni scorsi sia il Forum che la FISH avevano lamentato la mancanza di ristori nel “Decreto Aiuti bis”, per le realtà non profit che gestiscono, ad esempio, i servizi di assistenza residenziale, i trasporti sociali e sanitari, o che si prendono cura delle persone anziane e con disabilità

Giovane in Servizio Civile insieme a giovane con disabilità«Nel “Decreto Aiuti ter” abbiamo inserito una norma per aiutare gli enti che gestiscono servizi per la disabilità a sostenere i costi dell’energia. È istituito un fondo di 120 milioni l’anno, di cui 100 da fondi gestiti dal ministro per le Disabilità. I fondi spettano agli enti del terzo settore e agli enti religiosi civilmente riconosciuti che gestiscono servizi sociosanitari e sociali in regime residenziale e semiresidenziale per disabili che per l’aumento dei costi di energia termica e elettrica hanno subito un incremento dei costi oltre il 30 per cento nel terzo e quarto trimestre 2022»: sono dichiarazioni di Erika Stefani, ministra per le Disabilità, riportate da una nota dell’Agenzia ANSA prodotta in queste ore e riferita al cosiddetto “Decreto Aiuti ter”, la cui discussione è attesa proprio nel pomeriggio di oggii, 16 settembre, in Consiglio dei Ministri, e che secondo quanto riportano vari organi d’informazione, dovrebbe presentare una serie di novità volte a sostenere famiglie e imprese alle prese con le conseguenze della crescente inflazione e caro energia.

Sul tema del “caro energia”, lo ricordiamo, avevamo registrato nei giorni scorsi le prese di posizione fortemente critiche del Forum Nazionale del Terzo Settore e della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), essa stessa aderente al Forum del Terzo Settore, che avevano sottolineato come «il “Decreto Aiuti Bis non prevedesse alcun ristoro contro il caro-energia per le realtà non profit che gestiscono, ad esempio, i servizi di assistenza residenziale, i trasporti sociali e sanitari, o che si prendono cura delle persone anziane e con disabilità».

«Governo e Parlamento – è il commento di Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore – hanno preso atto che lasciare il Terzo Settore privo di ristori contro i rincari avrebbe significato far gravare maggiormente la crisi energetica proprio su quella fascia di popolazione più indifesa, povera e a rischio di emarginazione. Ci fa dunque molto piacere che nel “Decreto Aiuti ter”, facendo seguito alle nostre richieste, siano stati previsti dei sostegni ad hoc per quelle realtà non profit che svolgono attività di cura e assistenza verso i più fragili e che avrebbero rischiato di non poter continuare a operare. Speriamo però che non si debba più assistere a simili “salvataggi in extremis” del Terzo Settore o a sottovalutazioni dell importante ruolo di esso».
Analogo favore per le notizie diffuse viene espresso da Vincenzo Falabella, presidente della Federazione FISH. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: stampa@forumterzosettore.it; presidenza@fishonlus.it.
A questo link è disponibile l’elenco completo di tutti i soci – tra cui anche la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – e degli aderenti al Forum Nazionale del Terzo Settore.

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