«È indispensabile che le Unità Spinali della nostra Regione tornino ad essere pienamente efficienti e sinergicamente collegate, in modo da garantire e salvaguardare la salute di tutti coloro che hanno subìto un danno al midollo spinale»: lo si legge in una nota diffusa dal Coordinamento Regionale Associazioni Persone con Mielolesione del Piemonte, preannunciando per la mattinata di dopodomani, 29 settembre, una manifestazione a Torino (Piazza Castello, 165, di fronte al Palazzo della Giunta Regionale del Piemonte, ore 11) .
Vari e diversi sono i problemi denunciati dal Coordinamento nella propria nota (disponibile integralmente a questo link): dalla mancata riapertura sia del secondo piano dell’Unità Spinale di Torino, sia della piscina riabilitativa della medesima struttura, alle liste d’attesa inaccettabili per interventi urologici complessi (diciotto mesi) e per interventi di chirurgia plastica (quasi due anni); dalla lacunosa organizzazione dei posti letto, al mancato potenziamento del personale di servizio nel day hospital; né ha avuto alcuna risposta concreta la proposta di creare un dipartimento tra le tre Unità Spinali della Regione (Torino, Alessandria, Novara).
«La situazione – dichiarano dal Coordinamento Piemontese – si è fatta grave, ingiustificabile e intollerabile. I pazienti che possono migrano fuori Regione, con tutti i disagi del caso, aumentando i costi della nostra Sanità. Quelli invece che non possono farlo soffrono e la loro situazione si aggrava di giorno in giorno, mentre le liste di attesa si allungano in maniera indegna per una Regione come la nostra».
Sono dunque queste le richieste che verranno poste dal Coordinamento, durante la manifestazione di dopodomani, iniziativa che ha ricevuto la piena adesione della FAIP (Federazione Associazioni Italiane di Persone con Lesione al Midollo Spinale):
° La creazione di un tavolo tecnico a livello regionale per le tre Unità Spinali (Torino, Alessandria, Novara).
° L’immediata riapertura del secondo piano dell’Unità Spinale di Torino con un minimo di dieci posti letto e l’integrazione del personale necessario.
° Il riordino dei letti di neuro-urologia, portandoli a quattro.
° Quattro posti letto per la chirurgia plastica.
° Due posti letto di follow up.
° L’abbattimento dei tempi delle liste di attesa per gli interventi urologici complessi e di chirurgia plastica.
° La ripresa istantanea della riabilitazione in acqua.
° Il ripristino del Lokomat (esoscheletro controllato elettronicamente che consente di riprodurre uno schema motorio assimilabile alla normale deambulazione).
° Il potenziamento del day hospital.
° La nomina dell’assistente sociale in struttura.
° Il rispetto del codice 28 (“alta specialità riabilitativa”).
«Chiediamo la restituzione di quanto fino ad ora ci è stato tolto – concludono dal Coordinamento -. Dopo un anno di inutili chiacchiere e vuote rassicurazioni, siamo stufi di essere presi in giro e scenderemo in piazza per rivendicare i nostri diritti alla salute». (S.B.)
Ricordiamo ancora il link al quale è disponibile il testo integrale della nota diffusa dal Coordinamento Regionale Associazioni Persone con Mielolesione del Piemonte, di cui fanno parte le seeguenti Associazioni: I Do di Torino, Coordinamento Para-Tetraplegici del Piemonte di Torino, Ancora di Novara, Idea di Alessandria, Arcobaleno di Asti e Para-tetraplegici della Valle d’Aosta. Per ogni ulteriore informazione: info@ido-associazione.it.
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