Nato nel 1977 come gruppo spontaneo a rappresentare e tutelare a Verona e Provincia le persone con lesione spinale e conseguente paraplegia o tetraplegia, fronteggiando tutte le tematiche successive al trauma, il GALM (Gruppo Animazione Lesionati Midollari), che ha sede a Pedemonte di San Pietro in Cariano, nei pressi della città scaligera e che nel 2005 ha creato anche un proprio Gruppo Donne, ha festeggiato nei giorni scorsi presso il Centro Culturale Tirtha di Pescantina il proprio 45° anniversario, con un incontro che è stato anche l’occasione per presentare il proprio Vademecum per utenti con lesione midollare e medici di medicina generale, curato dagli specialisti Renato Avesani, già direttore dei Servizi e del Dipartimento di Riabilitazione e Medicina Fisica all’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (Verona), insieme all’attuale direttrice Elena Rossato e Giuseppe Armani, direttore a Negrar della Riabilitazione Intensiva e dell’Unità Spinale.
Si tratta di un opuscolo che tratta sostanzialmente del miglioramento della vita delle persone in carrozzina, con disabilità causata da una lesione spinale, del rispetto dei loro diritti e della ricerca in campo medico riabilitativo. L’iniziativa è stata voluta e sostenuta non solo dal GALM, ma anche da altre organizzazioni venete che aderiscono alla FAIP (Federazione delle Associazioni di Persone con Lesione al Midollo Spinale) e in particolare Il Melograno di Cessalto (Treviso), l’Associazione Paratetraplegici del NordEst, H81 Insieme di Vicenza e La Colonna Lesioni Spinali di Mirano (Venezia), nonché il CIP del Veneto (Comitato Italiano Paralimpico).
«Crediamo che questo Vademecum – ha sottolineato Gabriella Fermanti, presidente del GALM – sia uno strumento molto importante per informare il territorio, il medico di base e i servizi territoriali sul prendersi cura della persona con lesione al midollo spinale. Ed è anche uno strumento utile a modificare la cultura nei confronti delle persone con disabilità derivanti da queste lesioni».
Concetti, questi, pienamente condivisi anche da Vincenzo Falabella, presidente della FAIP e della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), organizzazioni che hanno entrambe patrocinato la giornata, e da Raffaele Goretti, già presidente della FAIP e attuale presidente della Fondazione Serena-Olivi per la ricerca sulle lesioni midollari, entrambi presenti all’incontro di Pescantina.
«Quarantacinque anni – ha aggiunto poi Fermanti, a proposito dell’anniversario del GALM – sono un traguardo molto importante, raggiunto grazie al contributo prezioso dei nostri soci che tutti, seguendo l’esempio del fondatore Eugenio Marchesini, si sono impegnati per promuovere, sostenere e realizzare attività in ogni àmbito, facendoci sentire orgogliosi della strada fatta fin qui».
Da segnalare infine che durante l’incontro Guido Fumagalli, Ilaria Decimo e Francesco Bifari dell’Università di Verona hanno esposto una relazione sul progetto di ricerca farmacologica Hemera Pharma, spin-off dell’Università scaligera e di quella di Milano, specializzata in medicina rigenerativa per malattie neurologiche. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@galm.it.