«Veniamo da due anni difficili e i nostri atleti hanno sofferto più di chiunque altro. Questo appuntamento è il primo evento internazionale ospitato in Italia dopo la pandemia e porta con sé un messaggio di inclusione con la partecipazione di diversi Paesi. Ci collega ai Giochi Mondiali Estivi che si terranno a Berlino nel 2023 e poi ancora ai Giochi Mondiali Invernali che si terranno a Torino nel 2025. Guardiamo sempre al futuro, ai giovani di oggi che tendono all’isolamento, ma che, grazie allo sport, possono diventare beneficiari e promotori di una cultura dell’inclusione a trecentosessanta gradi. Mi auguro che questo evento sia per questo territorio il primo di una lunga serie in modo da farne tesoro»: lo ha dichiarato Alessandro Palazzotti, vicepresidente di Special Olympics Italia, componente nazionale del movimento di sport praticato da persone con disabilità intellettiva e/o relazionale, presentando l’European Unified Youth Basketball Tournament (“Torneo Europeo Giovanile di Basket Unificato”), considerato da molti quale un vero e proprio Campionato Europeo di Basket Unificato Special Olympics.
La cerimonia di apertura è in programma per il pomeriggio del 14 ottobre allo stadio di Sansepolcro (Arezzo), località dove si svolgeranno le gare fino al 17 ottobre, oltreché ad Anghiari (Arezzo) e a Città di Castello (Perugia).
Ben 24 le squadre partecipanti, in arrivo da 16 diversi Paesi d’Europa (Belgio, Bulgaria, Cipro, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lettonia, Lituania, Norvegia, Polonia, Romania, Serbia e Spagna), per un totale di 240 atleti, con e senza disabilità intellettive, tra i 14 e i 30 anni, il tutto patrocinato dalla FIP (Federazione Italiana Péallacanestro) e dai Comuni delle località coinvolte, per dare vita a un evento che verrà al culmine di un percorso durato circa un anno, con diverse tappe intermedie in molte località europee, e che sarà caratterizzato naturalmente da importanti risvolti sportivi, ma anche e soprattutto sociali, umani e di inclusione. La stessa Unione Europea finanzierà l’evento attraverso il progetto Erasmus.
In rappresentanza degli atleti con disabilità intellettiva, è intervenuto alla presentazione Mirco Tiossi, che scenderà in campo durante il torneo con la maglia azzurra: «Sono emozionato dentro – ha dichiarato – e felice di partecipare a questo torneo. Gioco a basket dal 2016 e Special Olympics mi ha cambiato la vita, permettendomi di viaggiare e di stringere tante amicizie anche all’estero, di credere in me stesso e di affrontare le difficoltà con determinazione e sempre con il sorriso».
«Attraverso lo sport unificato – concludono da Special Olympics Italia – atleti con e senza disabilità intellettive hanno l’opportunità di giocare insieme nella stessa squadra, ponendo le basi per il superamento di barriere, quali stereotipi e pregiudizi, ancora oggi esistenti. Lo sport unisce, aiuta la comprensione e la conoscenza, favorendo una cultura del rispetto alla quale educare soprattutto i giovani». (S.B.)
Per ogni ulteriore informazione e approfondimento: stampa@specialolympics.it (Giampiero Casale).