È assai spesso presente sulle nostre pagine, con le sue tante iniziative, la Fondazione Bambini e Autismo di Pordenone che per altro, nonostante il nome, non si occupa solo di bambini, ma anche di persone con autismo adulte, seguite nell’arco di tutta la loro vita. A tal proposito, la Fondazione ha realizzato alcuni Servizi e Centri che, a seconda dell’età e delle caratteristiche delle persone, possono accompagnarle nel modo più appropriato, con l’obiettivo di consentir loro una vita dignitosa e, per quanto possibile, “normale”.
Uno tra i più noti di questi Centri è l’Officina dell’Arte, luogo di lavoro pensato proprio per persone con autismo adulte nel quale, all’interno di laboratori professionali, esse possono dimostrare i loro talenti e accrescere la propria autostima. Ed è dall’Officina dell’Arte che ormai da molti anni ha preso il via il ciclo di mostre denominato Mosaicamente, una serie di pregevoli iniziative, consistenti nella resa musiva delle opere di celebri artisti, seguite anno dopo anno anche dal nostro giornale (nella colonna a destra dell’articolo presente a questo link si veda l’elenco dei contributi da noi pubblicati).
Tale iniziativa è giunta alla sua sedicesima edizione, con la mostra Omaggio a Frida Kahlo inaugurata nei giorni scorsi a Palazzo Montereale Mantica di Pordenone (a questo link un video dedicato all’inaugurazione), ove sarà visitabile, a ingresso libero, fino al 18 dicembre. L’evento è patrocinato dal Comune di Pordenone e sostenuto da numerose organizzazioni, tra cui il Rotary Club di Pordenone.
«Con questa mostra – afferma Davide Del Duca, direttore generale della Fondazione Bambini e Autismo -, dopo sedici anni di omaggi a grandi artisti del passato, siamo arrivati ad un livello di fattura delle opere musive veramente interessante e di grande soddisfazione per chi realizza i mosaici, che per noi, in ultima analisi, è quello che più conta».
Pittrice divenuta nel tempo un’icona moderna, Frida Kahlo (1907-1954) ha travalicato il proprio presente, muovendo un grande interesse ancora ai tempi nostri. Ebbe una vita molto complicata, segnata tra l’altro, così come la sua stessa arte, dai postumi di un terribile incidente automobilistico.
Partendo dalle suggestioni di alcune sue opere, gli speciali artisti dell’Officina dell’Arte hanno creato mosaici collettivi molto particolari, frutto del loro vedere e del loro sentire, nel tentativo di interpretare, a modo loro e anche attraverso l’utilizzo di materiali impropri per il mosaico, lo spirito della pittrice messicana. (S.B.)
La mostra di Pordenone sarà visitabile a ingresso libero ogni venerdì, sabato e domenica fino al 18 dicembre. Sono previste anche visite guidate per le scuole con stage di mosaico il mercoledì e il venerdì su prenotazione. Per ulteriori informazioni: relazioniesterne@bambinieautismo.org.