Nell’àmbito delle attività turistico-culturali dell’ADV (Associazione Disabili Visivi), si è svolta nel novembre scorso una visita “speciale” al Palazzo del Quirinale a Roma: venti persone con disabilità visiva e i loro accompagnatori, provenienti da diverse parti d’Italia, hanno potuto visitare la “casa degli italiani”, grazie alla disponibilità e alla proattività dei dipendenti del Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica.
La visita, speciale nei contenuti e nelle modalità, ha permesso al folto gruppo di percorrere sale e cortili del Palazzo del Quirinale accompagnati da studenti universitari tirocinanti e da volontari del Touring Club Italia, in un’esplorazione tattile e multisensoriale degli ambienti: dai Leoni di Davide Rivalta (opera contemporanea in bronzo voluta dal presidente Mattarella nel Cortile d’Onore) alla copia in Braille della Costituzione Italiana; dall’esplorazione tattile degli stendardi delle diverse Presidenze della Repubblica, ad un prezioso frammento di arazzo che, grazie alla disponibilità del Laboratorio di Arazzi interno al Quirinale, è stato possibile esaminare al tatto (cosa molto rara, in quanto gli arazzi sono opere estremamente delicate).
La visita ha interessato anche i giardini del Quirinale, grazie alla clemenza del clima romano, ancora inondati di sole e tepore. I “ragazzi” e le “ragazze” – nonostante l’età variasse dai 25 ai 75 anni, lo spirito giovanile del gruppo non può che farli definire tali – hanno potuto toccare le piante più “esotiche” dei giardini presenti nella ricca collezione di palme e cycas, oppure la meridiana del Borromini, già esplorata all’interno nel modello a grandezza naturale in legno finto marmo della versione integra oramai perduta, odorare le essenze di lantana, alloro o bosso, disseminate lungo i vialetti.
La curiosità dei partecipanti è stata tale che i dipendenti del Segretariato hanno dovuto più volte interpellare al telefono gli addetti al giardino per poter rispondere alle loro domande.
Il tempo è volato e la visita è terminata presso la Cappella Paolina, identica per dimensioni alla più famosa Cappella Sistina in Vaticano, dove l’esplorazione multisensoriale si è potuta arricchire di una vera e propria chicca: due ragazzi non vedenti, Federico al pianoforte e Michela alla voce, accompagnati da un corazziere al flauto traverso, hanno offerto ai presenti un’emozione unica, suonando e cantando il tema della Vita è bella, composto da Nicola Piovani e tratto dal film Premio Oscar di Roberto Benigni.
Le note del pianoforte, il suono suadente e ipnotico del flauto traverso e la voce cristallina di Michela hanno riempito lo spazio della Cappella Paolina, suscitando un brivido di emozione e commozione che hanno avvolto tutti i presenti.
Immancabile, uscendo, la foto con il corazziere di guardia, che si è prestato volentieri ad immortalare un ricordo che va ben oltre l’aspetto visivo. Tutti i partecipanti hanno manifestato il loro entusiasmo e la loro riconoscenza per essere stati parte di questa esperienza.
L’iniziativa, nata da un primo approccio tra chi scrive [Pietro Turco, vicepresidente dell’ADV, N.d.R.] e i funzionari del Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica, si è poi evoluta in un’interlocuzione lungo i mesi scorsi, forte della volontà del Segretariato Generale stesso e, nello specifico, del Servizio Beni Artistici e Apertura al Pubblico delle Sedi Presidenziali, di approntare un percorso di visita tattile-sensoriale che consentisse alle persone con disabilità visiva di avere un’esperienza inclusiva e a tutto tondo.
«Un’esperienza bellissima – ha dichiarato Serena Ciccarelli del Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica, presente alla visita – che tutti noi porteremo dentro». La stessa dottoressa Ciccarelli ha confermato la volontà di continuare ad implementare l’offerta, grazie anche ai feedback arrivati e che arriveranno da parte di chi ha già potuto fare l’esperienza. L’idea è quella di rendere strutturale un percorso del genere.
Ancora una volta, dunque, la Presidenza della Repubblica ha potuto dimostrare la sensibilità, la proattività e la disponibilità verso i bisogni “speciali”, permettendo a tutti i cittadini e le cittadine, senza distinzione alcuna, di sentirsi a casa propria, nello spirito della Costituzione Italiana e, in particolare, di quell’articolo 3 che fa dell’uguaglianza sostanziale uno dei pilastri del viver civile.