Gli organismi internazionali e l’Unione Europea hanno in più occasioni evidenziato l’importanza delle nuove tecnologie, ma anche i nuovi rischi di emarginazione che possono derivarne.
In tal senso, il Parlamento italiano è stato tra i primi ad aver emanato, con un’apposita norma (la cosiddetta “Legge Stanca” del 2004), disposizioni volte a favorire l’accesso delle persone con disabilità ai servizi e agli strumenti informatici.
Il Ministero per le Innovazioni e le Tecnologie e il CNIPA (Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione) promuovono da tempo iniziative e strategie di non discriminazione, per evitare che larghe fasce di cittadini vengano escluse dalla Società dell’Informazione.
Ma le norme, le dichiarazioni d’intenti, gli indirizzi politici non bastano. Solo una società matura e consapevole in tutte le sue componenti può sperare di risolvere il problema dell’inclusione e si tratta di una sfida che coinvolge ogni singolo cittadino a livello culturale: occorre infatti che ognuno prenda coscienza dell’importanza e delle implicazioni del tema.
Oggi, a distanza di due anni dall’istituzione della Commissione Interministeriale Permanente per l’impiego delle ICT (tecnologie dell’informazione e della comunicazione) a favore delle categorie deboli o svantaggiate, il CNIPA organizza per il 16 giugno a Roma (Auditorium dell’INAIL, Piazzale G. Pastore, 6, ore 9-13) un convegno sulla Cultura dell’inclusione che consentirà non solo di fare il punto della situzione e di continuare proficuamente nel lavoro intrapreso, ma che senz’altro contribuirà anche a quella crescita culturale tanto auspicata quanto necessaria.
Ad aprire i lavori sarà Livio Zoffoli, presidente del CNIPA, dopo il quale interverranno: Maurizio Castro, direttore generale dell’INAIL; Pierluigi Ridolfi, presidente della Commissione Interministeriale Permanente per l’impiego delle ICT a favore delle categorie deboli o svantaggiate (Dall’accessibilità all’usabilità); Mariolina Moioli, direttore generale per lo studente del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (L’accessibilità nella scuola: progetti in corso); Walter Bergamaschi, dirigente generale del Sistema Informativo e Statistico del Ministero della Salute (Esperienze e prospettive nel mondo della sanità); Giovanni Daverio, direttore generale per la famiglia, i diritti sociali e la responsabilità sociale delle imprese del Ministero del Welfare (Disabilità e percorsi di inclusione sociale); Antonio De Vanna, coordinatore della Segreteria Tecnico-Scientifica del CNIPA (Iniziative per l’attuazione della Legge Stanca); Daniela Battisti, coordinatore del Centro Studi del Ministro per le Innovazioni e le Tecnologie (Un’applicazione dei principi della Legge Stanca: il progetto e-inclusion); Armanda Bianchi Conti, direttore generale del Dipartimento per le Politiche Comunitarie (Attività comunitarie e ruolo dell’Italia); Pietro V. Barbieri, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) (Il punto di vista degli utenti finali: progetti e realtà); Carlo Gulminelli, vicepresidente dell’ASPHI (Avviamento e Sviluppo di Progetti per ridurre l’Handicap mediante l’Informatica) (Venticinque anni a servizio dell’e-inclusion); Alberto Tripi, presidente di Federcomin (Accessibilità: il punto di vista dell’industria).
Un importante appuntamento, quindi, il decimo all’interno del ciclo di convegni Dalla informatizzazione alla innovazione, promosso dal CNIPA e volto a studiare l’utilizzazione delle tecnologie della comunicazione e dell’informazione, nell’ammodernamento della Pubblica Amministrazione.
Iniziati nel novembre del 2003, tali prestigiosi incontri sono stati progettati sostanzialmente come momenti di confronto tra pubbliche amministrazioni, fornitori di soluzioni, mondo accademico, cittadini e imprese, affrontando ognuno uno specifico aspetto del processo di ammodernamento e digitalizzazione del Paese.
(S.B.)
www.cnipa.gov.it
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