La FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e le Associazioni ad essa aderenti, denunciano la grave violazione dei diritti umani subita dal signor Barca al quale sono stati impediti la prenotazione e l’acquisto del biglietto aereo sulla tratta Roma-Olbia, se non in orari serali, a causa della sua disabilità.
La discriminazione è resa ancor più pesante dall’affermazione della compagnia Meridiana rilasciata il 16 giugno 2005, secondo cui l’operazione di imbarco di un disabile «impedisce sempre più di frequente il rispetto degli orari di partenza, creando ritardi operativi e quindi nocumento al resto dei passeggeri in partenza e a quelli in attesa dell’aeromobile in arrivo».
Sono parole gravi che mettono in allarme le persone con disabilità e i loro familiari: ogni servizio, infatti, potrebbe appellarsi a motivazioni analoghe ed escludere l’accesso alle persone con disabilità in barba al principio di non discriminazione che ispira la Costituzione Italiana, gli atti fondativi dell’Unione Europea e delle Nazioni Unite.
Tale prevaricazione dei diritti fondamentali non è stata mai raggiunta sin qui, nonostante gli abusi di altre compagnie low cost (“a basso costo”) che chiedono fino a 40 euro di pagamento per il servizio di imbarco e sbarco, oppure impongono i posti più scomodi a fronte di un prezzo pieno del biglietto di compagnie ordinarie.
La FISH e le Associazioni ad essa aderenti chiedono al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Pietro Lunardi di porre un argine immediato a questi abusi attraverso un atto urgente che impedisca di discriminare i viaggiatori con disabilità a tutte le compagnie aeree con sede in Italia oppure con atterraggi e partenze da aeroporti italiani.
In mancanza di un preciso impegno che soddisfi appieno le attese, la FISH e le Associazioni ad essa aderenti annunciano il proponimento di una mobilitazione con iniziative pubbliche verso il Ministero e l’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile), con campagne informative sulle compagnie aeree che violano i diritti umani delle persone con disabilità nel periodo estivo, nonché con il ricorso alla Giustizia Italiana ed Europea per tutelare i diritti fondamentali delle persone con disabilità stesse.
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