Già dal titolo si coglie subito che il testo di Maria Luisa Gargiulo non è uno studio teorico – come ce ne sono tanti – ma una “guida” nel senso nobile della parola, cioè l’indicazione di un percorso corretto a quanti, per motivi naturali o professionali, si trovano ad introdurre nella vita quotidiana bambini e bambine con deficit visivi.
Una “guida”, però, che non ha lo stile di un prontuario, bensì è il frutto della quotidiana fatica professionale dell’Autrice che per anni ha lavorato, riflettuto, approfondito, sperimentato e si è confrontata con altri professionisti psicologi e psicoterapeuti come lei e con docenti, riabilitatoti e genitori.
Un libro che è quindi il frutto di un’attenta riflessione su un’ampia esperienza di rapporti interpersonali con i bambini e con tutti questi soggetti che hanno il compito di educarli e di integrarli nella società al pari di tutti.
Ciò che è interessante è l’approccio interdisciplinare al delicato argomento, in cui viene a convivere l’attenzione per gli aspetti psicologici, pedagogici, didattici e anche strumentali riguardanti l’apprendimento della comunicazione di queste persone appena nate o in fase evolutiva.
Infatti, in dodici capitoli scritti in modo professionalmente puntuale, ma semplice e comprensibile, vengono affrontati i diversi aspetti del deficit visivo totale o parziale o connesso ad altre minorazioni e i problemi che essi suscitano nelle persone che hanno cura di questi bambini.
Per avere solo un’idea dei contenuti stimolanti del libro, ecco i titoli dei capitoli
1. Non vedo la mamma
2. Nascere prima
3. Giocando giocando facciamo sul serio
4. Il tempo di capire attraverso i sensi
5. Concetti di psicologia della percezione
6. La percezione intermodale e l’uso della vista
7. Accanimento visivo
8. Bastone e pre-bastone
9. Presidiare il processo di integrazione
10. Approccio intermodale nella metodologia e nella didattica
11. Il ruolo dell’informatica
12. Le barriere psicologiche nelle relazioni con persone con minorazioni
Come si può vedere, lo svolgimento dei contenuti tocca temi di grande attualità, come i problemi legati alla scoperta e all’autoaccettazione della minorazione da parte dei bambini e dei familiari; le nascite premature che quasi sempre producono, accanto alla minorazione visiva, altre minorazioni; l’approccio didattico per l’integrazione scolastica; l’orientamento spaziale; il rapporto dei bambini con le nuove tecnologie informatiche; i pregiudizi di quanti vengono a contatto con persone con minorazioni, che danneggiano, se non immediatamente sfatati, i corretti rapporti relazionali con esse e quindi falsano gravemente l’instaurazione di un buon rapporto pedagogico e sociale.
In un momento in cui i corsi di specializzazione per i docenti per le attività di sostegno non danno il dovuto spazio all’approfondimento di questi problemi, un libro come quello della Gargiulo colma un deficit di corretta informazione e di impostazione metodologica che purtroppo si avverte tutte le volte che insegnanti giovani si trovano a tu per tu con uno di questi bambini.
Ma anche ai docenti curricolari, che purtroppo a causa di un’assurda normativa contrattuale non hanno alcun dovere di formazione sull’integrazione scolastica, si raccomanda la lettura di questo libro, perché essa aiuta a crescere anche come persone, oltre che come professionisti.
Ed infine gli stessi genitori trarranno grande sollievo e serenità da questa lettura, perché se il loro compito è sempre difficile, quello dei genitori di bimbi con deficit visivo è assai più complesso e trae certamente giovamento dall’avere accanto una persona che come l’Autrice ha vissuto in prima persona tali problemi ed aiuta a superarli, orientando verso la meta fondamentale dell’educazione che è quella della conquista dell’autonomia personale dei propri figli e dei propri alunni.
Maria Luisa Gargiulo, Il bambino con deficit visivo. Comprenderlo per aiutarlo. Guida per genitori, educatori, riabilitatori.
Milano, Franco Angeli, 2005, 168 pagine, 18 euro.
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